VILLAGGIO MANCUSO (CZ) – Il solito posto è chiuso. Recintato. L’area pic-nic a ridosso della chiesetta di Villaggio Racise non è accessibile. È sabato, ore 14.00 ca [23 luglio, ndr]. Un cartello segnala ‘lo chalet del parco’ e il prezzo da pagare per usare i tavoli che fino all’anno scorso era possibile adoperare liberamente. Ma non ci sono numeri. Facciamo dietro-front e proseguiamo – anche se scorgiamo un cartellone con la scritta ‘lo chalet del parco’ e un numero.
Seguendo le indicazioni di alcuni passanti, decidiamo di imboccare la strada sterrata sotto il centro visite ‘Garcea’. ‘State attraversando la Riserva Poverella Villaggio Mancuso’: i cartelli equivalgono a tracce umane nel mezzo dei boschi: rincuorano. Dopo circa 10 km, si arriva in località Roncino. Il lago omonimo non lo vediamo (lo scorgeremo dopo), l’area pic-nic è chiusa, il cancello dell’orto botanico è chiuso, come anche il rifugio della Forestale. Tutto è curato, ma non accessibile: peccato.
Non c’è linea, il telefono non prende: completamente immersi nella natura, si può prendere alla lettera lo slogan del Parco Nazionale della Sila, ‘emozionatevi, naturalmente’. Di lì a poco percorreremo km lungo uno dei sentieri naturalistici, con il rischio di perdersi passando dai pini larici al salice piangente riverso annunciato nella mappa del sentiero. Ma prima viviamo la sorpresa: l’incontro con una volpe particolarmente affamata.
Rita&Nico
Rita&Nico