Si presenta a Diamante Il cacciatore di meduse: il nuovo libro di Ruggero Pegna edito da Falco

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Copertina Il cacciatore di meduseL’evento, promosso dal Comune, è previsto per sabato 11 luglio alle 21,30. L’emozionante storia del piccolo Tajil, bimbo africano costretto ad attraversare il Mediterraneo per approdare in Italia, terra della speranza, approderà sabato sera (11 luglio) a Diamante, in occasione della rassegna “Letti di Notte” promossa dal Comune della splendida cittadina tirrenica. Il nuovo romanzo di Ruggero Pegna, “Il cacciatore di meduse”, verrà presentato alle 21,30 in Largo San Biagio. Dopo i saluti dell’editore Michele Falco, interverranno l’assessore alla Cultura del Comune di Diamante Franco Maiolino e l’addetto stampa della casa editrice Falco Carlo Minervini. A moderare l’evento sarà il giornalista Giuseppe Gallelli. Sarà presente l’autore, che discuterà con gli ospiti della sua ultima creazione letteraria.

Il volume è già disponibile in tutte le librerie italiane e sul sito www.falcoeditore.com.

In questo romanzo attualissimo e toccante – sorprendente in ognuna delle sue quasi quattrocento pagine fino all’inimmaginabile finale – c’è un pezzo di storia dei nostri tempi. Tra le onde, Tajil anela alla terraferma, con un guazzabuglio di desideri, speranze, sogni, trovandosi in situazioni incredibili che un bimbo, con la sua incoscienza, riesce a vivere come protagonista di una grande avventura, tra fiaba e realtà. «Ognuno ha un motivo per scappare e mille altri per sperare», scrive Ruggero Pegna che, dopo il successo di “Miracol11713879_10207023322211883_5916694158302943142_oo d’amore”, storia della sua leucemia, decide di addentrarsi in un mondo affascinante e misterioso che si perde, talora, nelle derive del razzismo, del concetto errato di emigrazione, di tolleranza e solidarietà, di speranza. Una storia che approda sulle coste siciliane, in riva al mare cristallino di San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, dopo l’espiazione di un viaggio massacrante, nel deserto prima e, poi, a bordo di un barcone fino a Lampedusa. In terra siciliana, accompagnato dalla mamma Halima e dal suo piccolo Pinocchio di legno, Tajil dovrà fare i conti con una nuova realtà. Insieme ad altri migranti, inizia la nuova vita tra una panchina sotto il cielo terso di Sicilia e un angolo di garage impregnato dell’acre odore di benzina. Il piccolo cacciatore di meduse si districherà fra mille difficoltà in un viaggio attraverso posti sconosciuti, tra cui il “magico castello” di Isola Capo Rizzuto e luoghi della memoria, a metà strada tra la cruda realtà quotidiana e il sogno di approdo a un’esistenza diversa. La struggente storia di Tajil, un bambino nero che non sapeva di essere diverso perché nel suo villaggio a Chisimaio tutti avevano il suo stesso colore della pelle, ci apre ai sentimenti, al rispetto degli altri e delle loro infinite diversità, ci apre alla bontà.

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