CORIGLIANO CALABRO (CS) – E’ stato unanime e convinto il consenso, dimostrato e motivato con entusiasmo dai sindaci e dagli amministratori presenti, sabato 14 marzo, nella Sala degli Specchi del Castello Ducale di Corigliano, per la prima riunione di quella che è destinata ad essere d’ora in avanti l’ASSEMBLEA PERMANENTE ED ITINERANTE DEI SINDACI DELLA SIBARITIDE, promossa dal Sindaco di Corigliano Calabro Giuseppe GERACI.
Presenti i sindaci di Rossano ANTONIOTTI, Trebisacce MUNDO, Vaccarizzo Albanese POMILLO, San Giorgio Albanese GABRIELE, San Cosmo Albanese AZZINARI, Cariati SERO, Terravecchia SANTORO, Mandatoriccio DONNICI, S. Demetrio Corone MARINI, Paludi BALDINO, Longobucco STASI, Terranova da Sibari LIRANGI, Francavilla Marittima VALENTE, Roseto MAZZIA, Nocara TREBISACCE, Crosia RUSSO e gli assessori GROSSO e PETROSINO di Cassano allo Jonio e FALABELLA di Villapiana.
All’incontro odierno, coordinato da Lenin MONTESANTO, erano presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale della città ospitante MAGNO, il consigliere provinciale delegato ai trasporti BRUNO, il Presidente del COTAJ FALSETTA e diversi assessori e consiglieri comunali di Corigliano.
All’unanimità dei presenti, è stato concordato che l’Assemblea avrà sede a Corigliano presso il Castello Ducale, quale comune promotore e più grande e che le riunioni, a cadenza mensile, saranno itineranti nei diversi comuni che, di volta in volta, si candideranno ad ospitarle.
Per la prossima, seconda riunione sono state accolte le proposte, rispettivamente avanzate dal Sindaco di Trebisacce Francesco MUNDO, di tenere l’assemblea nell’alto jonio e, dal Sindaco di Mandatoriccio Angelo DONNICI, di discutere, come prima questione territoriale aperta, dell’emergenza sanità.
All’ex parlamentare Cesare MARINI, Sindaco di San Demetrio Corone, è stato concordemente delegato di redigere e proporre in vista della prossima riunione una bozza di atto costitutivo dell’Assemblea dei Sindaci che sarà sottoposta all’approvazione delle giunte municipali per l’adesione formale dei comuni interessati a partecipare.
Turismi, sviluppo integrato e reti, dissesto idrogeologico, questione idrica, viabilità e collegamenti tra pianura e montagna, trasporto pubblico locale, politiche di accoglienza, gap infrastrutturale e metro leggera Sibari-Crotone, sistema portuale, questione sicurezza ed ammodernamento SS106, ciclo dei rifiuti, tutela dell’ambiente, abbandono e distruzione del patrimonio montano e forestale, spopolamento e abbandono dell’entroterra, questione archeologica territoriale, rilancio dell’agricoltura, nuova programmazione comunitaria, unione dei servizi e emergenza migranti.
Sono stati diversi gli argomenti emersi negli interventi dei Primi Cittadini, tutti dichiaratisi favorevoli, nei contenuti e nel metodo, all’avvio di uno strumento di confronto permanente e periodico, necessario per trovare efficace sintesi sulle sole grandi questioni e opportunità comuni. Con un obiettivo che ha trovato tutti d’accordo: iniziare a costruire, con una sola voce, una reale, adeguata ed utile interlocuzione con la Regione Calabria. E con una premessa, ribadita a chiare lettere in diversi interventi: l’ammissione di responsabilità bipartisan e l’autocritica trasversale, come classe amministrativa e politica, per non aver preferito per il passato la via dell’unione su tante questioni, commettendo errori epocali e perdendo occasioni storiche, così come accaduto, ad esempio, sulla sanità, sulla giustizia ma anche sui fondi europei. Tra i primi impegni condivisi dall’Assemblea dei Sindaci della Sibaritide l’appello lanciato dall’assessore all’ambiente del Comune di Corigliano Marisa CHRIUCO alla massiccia mobilitazione, istituzionale e popolare, per la grande manifestazione NO TRIV promossa dal Comune di Corigliano per il prossimo SABATO 28 MARZO alle Ore 9, con raduno al Parco Fabiana LUZZI, allo Scalo, per poi proseguire lungo la Provinciale verso Schiavonea. La CHIURCO ha chiesto ai Sindaci di predisporre degli autobus dalle proprie città; ha invitato tutte le sigle sindacali a mobilitarsi e i dirigenti d’istituto ad agevolare la partecipazione del mondo della scuola a quella che dovrà essere – ha detto – una pacifica ma imponente protesta democratica contro quanti vorrebbero privarci definitivamente del nostro futuro sostenibile.