Sinergie locali tra Basso Jonio e Sila Greca per colmare la carenza di servizi

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CROSIA (Cs) – Un sistema territoriale che metta in sinergia tutte le realtà locali del Basso Jonio e della Sila Greca per avviare, su basi nuove e auspicabilmente più propositive rispetto al passato, un lavoro di squadra che miri a colmare la carenza di servizi in questo territorio. Da una rete di tutela dell’ambiente, alle strade per finire, in modo più generale, alle infrastrutture. Una unione che avrà senso solo se seguirà il principio della propositività e dell’utilità comune. Creare, così come successo in passato, entità astratte tra municipi, motivati solo da sentimenti di rivalsa contro i soprusi perpetrati ai danni di questo comprensorio, senza formulare proposte concrete e oggettive di crescita, non ha senso. Uniamoci e collaboriamo proficuamente, così come è stato fatto per il processo di candidatura della Valle del Trionto all’Expo 2015, per garantire entusiasmo al necessario processo di sviluppo. Il processo di Fusione tra Rossano e Corigliano? Un’opportunità unica che dovremmo incoraggiare e valutare in maniera inglobante.

È quanto dichiara il Primo cittadino Antonio Russo all’indomani della seconda assemblea dei sindaci del Basso Jonio – Sila Greca, riunitasi ieri pomeriggio (giovedì, 19 febbraio) presso la delegazione di Mirto Crosia per porre le basi della futura Unione dei Comuni del comprensorio con la sottoscrizione del documento istitutivo del Comitato dei primi cittadini. Un incontro positivo al quale, oltre ai sindaci interessati, hanno preso parte Natale Chiarello, assessore all’Ambiente della Città di Rossano, attenta alle dinamiche di unificazione dei comuni, e l’Ing. Ernesto Funaro, già assessore regionale, che ha illustrato la possibile idea di realizzazione di un impianto di depurazione integrato delle acque, dei 13 territori afferenti al sistema, del quale proprio il Comune di Crosia sarà capofila.

Sicuramente – ha dichiarato Russo nel corso dell’incontro – è importante ricordare il passato e ciò che abbiamo perso, in termini di opere e servizi, a causa di un oggettivo disinteresse della politica verso quest’area della Calabria, ma anche di un atteggiamento sbagliato di chi ha governato le nostre comunità. Ma, cosa ancora più importante, è guardare avanti e pianificare insieme lo sviluppo di questo territorio. E la strada giusta è indubbiamente quella della cooperazione, della collaborazione. Vera e reale, non fittizia! La strada per accedere ai finanziamenti previsti nella programmazione dei fondi europei 2014/2020, unica possibilità per garantire investimenti e quindi crescita, è quella dell’unione dei Comuni. Dall’associazionismo intercomunale si traggono enormi vantaggi e benefici che consentono di migliorare la produttività gestionale dei singoli Comuni associati e di sviluppare, in maniera efficiente, funzioni e servizi amministrativi, raggiungendo risultati di qualità ed economie di scala. E non ultimo, l’accesso a finanziamenti e incentivi Statali e Regionali previsti dalle normative vigenti in materia. Per questo, sono estremamente favorevole al processo intrapreso dai Comuni del Basso Jonio – Sila Greca, così come auspico che vada in porto il processo di fusione tra le due città di Rossano e Corigliano Calabro, da cui tutti noi trarremmo enormi vantaggi. E forse questo lo ha ben capito chi ha tutto l’interesse a far sì che l’Area Urbana Corigliano – Rossano non decolli e non diventi la terza città per estensione territoriale e demografica della Calabria. Gli stessi che, da sempre, hanno l’interesse e l’obiettivo di mantenere la propria egemonia sull’Area con maggior potenziale di sviluppo e risorse a livello turistico, culturale e paesaggistico dell’intera Regione. Auspico – ha concluso Russo – che le cose cambino e sono certo che sapremo effettuare una netta inversione di marcia per il bene delle nostre comunità, evitando di rimanere nel circolo della protesta senza proposta.

L’assemblea si è conclusa con l’adozione di un documento che intende, anche attraverso l’adozione di un protocollo di intesa, dar seguito alla costituzione di una Assemblea permanente dei Sindaci, che si riunirà con cadenza periodica fissa mensile e che prevede la futura organizzazione di comitati esecutivi, organi di commissione incaricati della gestione operativa.

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