CORIGLIANO CALABRO (CS) – «Allagamenti continui sul lungomare di Schiavonea, l’Amministrazione Comunale ha affidato all’Ing. Giancarlo Principato, professore associato di costruzioni idrauliche, marittime e idrologia presso l’Università della Calabria, l’incarico di redigere uno studio di fattibilità per la risoluzione dei problemi idraulici. L’obiettivo immediato è quello di individuare soluzioni idonee per migliorare la funzionalità della rete esistente. Per la sua definitiva sistemazione, tale da impedire il continuo ripetersi di allagamenti per un’area di fondamentale importanza per Corigliano e per la mitigazione del rischio, è stato stimato un investimento di circa 4 milioni di euro, per il cui finanziamento da parte dei competenti ministeri, l’Esecutivo Geraci si sta già attivando»: a darne notizia, intervistato il 17 dicembre da Manuela Iatì di Sky Tg24, è stato l’assessore ai lavori pubblici Raffaele Granata. Insieme al Sindaco Geraci, ed alla presenza dei funzionari comunali Tiziana Montera ed Antonio Longo, Granata ha fornito ai giornalisti di Sky tutti i chiarimenti resisi necessari nell’ambito ed a seguito dell’inchiesta nazionale sul dissesto idrogeologico che nelle scorse settimane aveva interessato anche il territorio di Corigliano, in particolare nella zona del torrente Coriglianeto. In un clima di grande collaborazione e disponibilità reciproche, rispondendo alle diverse sollecitazioni della Iatì, sia Granata che il Primo Cittadino hanno ribadito, tra le altre cose, che: nessun permesso di costruire è stato mai rilasciato dall’attuale e dalle passate amministrazioni comunali sulle aree oggetto dell’inchiesta; molte delle abitazioni individuate sulle mappe incriminate nel servizio televisivo andato in onda nelle scorse settimane, sono state presumibilmente realizzate tra la prima perimetrazione della zona Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) nel 2001 e la sua successiva ri-perimetrazione nel 2007, che ha allargato il bacino di utenza della stessa zona PAI; l’usucapione citata da un intervistato nell’ultimo servizio Sky non è stata fatta su zone demaniali ma su aree di lottizzazione, dunque private e non pubbliche; resta a tutt’oggi controversa la competenza sulle diverse responsabilità in materia, tra Regione, Provincia, Comuni e Consorzi di bonifica. L’assessore Granata ha quindi colto l’occasione per evidenziare la presenza, sul territorio di Corigliano, di altre ed ancor più gravi criticità in termini di dissesto idrogeologico e sulle quali l’Amministrazione Comunale resta attenta ed impegnata. Su tutte, il rischio costante rappresentato dal Torrente Leccalardo e dalla foce a mare del collettore Missionante, nell’area portuale. «Sulle demolizioni delle diverse costruzioni abusive realizzate – ha dichiarato il Sindaco, ringraziando Sky per l’attenzione su questo gravissimo fenomeno nazionale e lanciando un appello al Premier Renzi – servono i necessari e cospicui finanziamenti da parte del Governo nazionale. Si dia un segnale forte in questa direzione – ha concluso Geraci – dimostrando di affrontare seriamente questa vera emergenza nazionale, quella del dissesto idrogeologico in tutti i territori. Per quel che ci riguarda e compete – ha concluso – noi siamo pronti a fare tutta e per intero la nostra parte, a tutela della legalità, della sostenibilità ambientale e della stessa incolumità degli abusivi».