GERMANETO (CZ), 2 LUG 2012 – La rete assistenziale della Calabria salva un cittadino tedesco e lo riconsegna guarito all’affetto dei suoi cari. Il signor W.D. Z. , di 61 anni, in vacanza in Calabria, si recava nel pomeriggio del 5 giugno scorso al Pronto Soccorso di Lamezia per un dolore persistente al torace e dispnea. Qui veniva prontamente posta diagnosi di infarto e disposto l’immediato trasferimento , tramite la Centrale Operativa 118, presso la Cardiologia dell’Ospedale Pugliese, diretta dal Dott. F. Cassadonte, dove veniva sottoposto ad esame coronarografico, eseguito dal Dott. A. Ferraro, il quale riscontrava gravissime lesioni coronariche che richiedevano un intervento chirurgico. Il paziente prontamente trasferito presso l’U.O. di Cardiochirurgia del’U.M.G., diretta dal Prof. A. Renzull, veniva operato in urgenza dalla Dr Cristodoro, e dopo il necessario trattamento di assistenza in Terapia Intensiva, veniva dimesso in settima giornata, perfettamente guarito. Raggiungeva così il vicino aeroporto di Lamezia e volava nella sua Germania, con negli occhi ancora lo stupore per la scoperta di un efficienza fino ad allora ritenuta una prerogativa “teutonica”, e la gratitudine per quegli operatori sanitari, come i cardiochirurghi F. Cirillo, S. Zofrea e E. Bevacqua e tutto il personale, che lo avevano assistito con efficienza e competenza ed in pochi giorni gli avevano ridato la vita ed il piacere di poter ritornare quanto prima a godere delle bellezze della Calabria, testimoniando che lo “spread sanitario” tra la Germania ed il policlinico di Germaneto è molto limitato. L’U.O. di Cardiochirurgia dell’A.O. Mater Domini si caratterizza sempre più come presidio insostituibile per l’emergenza cardiochirurgica in Calabria, specie nel periodo estivo. Infatti in estate essa si trova costretta a fronteggiare un utenza cosmopolita di turisti stranieri, immigrati, emigrati calabresi rientranti per le ferie, i quali costituiscono ormai il 10% dei pazienti operati. Questi stessi pazienti, una volta guariti, rientrano nei loro paesi di provenienza portando la gratitudine e la stima per i sanitari calabresi nei paesi più lontani, quali l’Australia, il Canadà, l’Argentina.