RENDE (CS) – Un ateneo speciale, un ateneo nato e cresciuto negli anni con le caratteristiche del campus non poteva non festeggiare la nascita del suo Centro residenziale. Cuore pulsante dell’Università della Calabria, da 36 anni il Centro accoglie ed aggrega gli studenti, calabresi e non solo. Le candeline saranno spente il prossimo 19 giugno – è proprio il 19 giugno del 1978 che il presidente delle Repubblica ne sanciva, con proprio decreto la nascita – ma i festeggiamenti partiranno oggi e dureranno una settimana.
Il programma è stato presentato questa mattina, presso la nuova seminari delle residenze Socrates, nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il prorettore Guerino D’Ignazio, il prorettore delegato al Centro residenziale Luigino Filice, il direttore del Centro residenziale Franco Santolla e Marcello Fiore, coordinatore della manifestazione. In sala molti rappresentanti delle associazioni e numerosi studenti che hanno contribuito all’organizzazione dell’evento.
Il luogo scelto per la presentazione del programma non è casuale: l’attuale sala seminari del Socrates, sede dell’ex centro scacchistico, è rimasta chiusa per anni e solo di recente, nell’ambito del rilancio delle residenze, restituita alla fruizione comune.
I festeggiamenti per l’anniversario della nascita del Centro coincidono con la Festa dei Popoli. Una scelta anche questa ben precisa, perché il Centro residenziale, pensato prima prevalentemente per gli studenti calabresi, oggi è diventato uno dei poli attrattori principali, nell’ambito delle politiche di internazionalizzazione e di accoglienza dell’ateneo. Il campus ospita 2 mila studenti di nazionalità italiana, ma accoglie anche ragazzi provenienti da 63 diversi Paesi del mondo. “Il campus come centro del mondo è il titolo del convegno che chiuderà le celebrazioni per il centro residenziale. L’accoglienza, la socialità, la convivenza tra culture e storie diverse sono la vocazione del nostro ateneo. E su questi temi, così come sul rilancio del carattere residenziale del nostro campus, si integrano la politiche dell’ateneo e del centro”, ha spiegato il prorettore delegato Luigino Filice. Un piccolo ma concreto segnale dell’anima cosmopolita del centro residenziale è visibile da stamattina sulla sua pagina web: il nome del centro scorre nelle lingue dei 63 Paesi ospitati.
“Il campus è nato – ha detto il prorettore Guerino D’Ignazio, che ha la delega all’internazionalizzazione – con l’obiettivo di far vivere insieme studenti e docenti. Non solo nelle aule, ma anche al di fuori. Il centro residenziale è una colonna portante dell’ateneo e oggi ci aiuta a rafforzare il carattere internazionale dell’Unical. E la nuova gestione sta marcando, anche su questo aspetto, un cambiamento”.
Continua intanto il lavoro per migliorare i servizi. Per l’avvio del nuovo anno accademico si conta di inaugurare il nuovo centro servizi, a settembre sarà pronta – ha ricordato Santolla – la nuova mensa delle Maisonettes, si stanno ristrutturando gli alloggi, sempre del complesso delle Maisonettes e si cercano di contenere le tariffe: quelle del Socrates, ad esempio, sono state ridotte.
La festa parte stasera, alle 20, con la cena etnica organizzata presso le residenze Martensson dalla comunità africana del campus. Proseguirà con concerti, la proiezione dell’esordio dell’Italia ai Mondiali contro l’Inghilterra (sabato, presso il piazzale di Linguistica), fino alla grande giornata del 19 giugno, che prevede stand etnici e del gruppo d’acquisto solidale, il convegno (dalle 17 alla Caldora), spettacoli e il taglio della torta.