Alì e Amato vogliono la tutela del Museo di Reggio

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 Francesco Alì e Pasquale Amato sono quasi alle mosse della disperazione per  salvaguardare il patrimonio storico ed artistico calabrese. Vogliono farsi sentire dalle  autorità locali, dialogare con loro e cercano una soluzione affinché il Museo di Reggio  Calabria non venga chiuso, bensì ristrutturato e possa ancora ospitare i Bronzi di Riace,  sculture che danno lustro e attirano turisti. In una lettera inviata da due difensori  dell’arte calabrese ai politici regionali, si legge che i lavori di modernizzazione e tutela del  museo “non costano nulla o comunque poco rispetto al danno già subito”. In una terra  martoriata dalla disoccupazione, dal cannibalismo mafioso, dal degrado ambientale e  dalla carenza di una politica che nega i più elementari diritti, perdere uno dei luoghi in  cui si conserva la nostra storia e memoria, sarebbe come mettersi un cappio al collo e  aspettare che il soffocamento sia mortale.

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