L’accesso al credito da parte delle imprese agricole, si rivela sempre di più fattore strategico e di competitività. Tema molto caro alla Coldiretti Calabria che con una lettera molto preoccupata lo ha posto all’attenzione del Governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. Nella missiva- a firma del presidente regionale Molinaro – si da atto che positivamente grazie all’impegno del presidente Scopelliti sono state recuperate risorse che trasferite agli Enti servono per pagare stipendi. Si sono trovate soluzioni e tecnicismi per superare i vincoli del Patto di stabilità ed ancora si è attinto ai Fondi Fas, che è bene ricordarlo, in base alla Legge Regionale, nella loro riprogrammazione dovevano riguardare anche all’agricoltura. Insomma tutto è stato possibile. Con la responsabilità che ci contraddistingue – prosegue – diciamo che questo doveva essere fatto, poiché allenta tensioni sociali, da serenità a migliaia di famiglie e speriamo che serva ad innestare meccanismi di produttività e di riforme vere e durature. La Coldiretti però chiede che non si pratichino due pesi e due misure. A cosa si riferisce è presto detto. Recentemente il presidente Scopelliti ha affermato, che “il settore agricolo è particolarmente strategico ed ha dimostrato di rispondere bene, anche sotto l’aspetto della tenuta dei livelli occupazionali, anche nell’attuale momento di crisi”. Confermiamo che è cosi. La nostra è una Regione agricola di eccellenza, con molte imprese gestite da tanti giovani, capace di innovazione organizzativa, orientata al mercato, protagonista della filiera corta e della vendita diretta. Occorre però, sostenere queste prospettive perché significa pensare al futuro dei giovani, dei territori dello sviluppo sostenibile. Non sono perciò più rinviabili politiche riferite all’accesso al credito, che, ricordiamo, sempre di più si rileva problematico, ma è strategico per il nostro tessuto produttivo. La mancanza di fondi di garanzia per nuovo credito di gestione e per la ristrutturazione del debito a breve, produce due effetti negativi: non rassicura il sistema bancario e soffoca le imprese. Il settore agricolo, proprio in questo momento, non può essere lasciato solo. La Coldiretti annota che occorre, come accaduto per tutti gli altri settori produttivi regionali, la possibilità di ristrutturazione del debito a breve, che, è molto oneroso e si sa che molte imprese agricole, sono seriamente esposte ed a rischio chiusura cosa che evidentemente causerebbe tensioni sociali e macerie dalle quali sarebbe impossibile rialzarsi. Due sono le proposte che vengono avanzate e che sono a portata di mano. Innanzi tutto una maggiore sinergia operativa con ISMEA e parallelamente dare impulso operativo, rafforzandone la dotazione finanziaria, alla L.R. n° 30/2012, recentemente approvata, rubricata “Misure a favore dei consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura”. Per consolidare questo percorso, – suggerisce Coldiretti – occorre un dialogo condiviso con le banche sulla specifica materia del credito agrario. Un deciso sostegno quello richiesto da Coldiretti calabria per attivare questi strumenti a disposizione e non vanificare quanto di buono le imprese agricole stanno facendo. Ci creda – è l‘appello di Molinaro – disattenzioni e/o sottovalutazioni delle problematiche esposte, nonostante il nostro senso di responsabilità dimostrato e praticato, difficilmente sarebbero comprese dagli imprenditori agricoli.