Alberto Statti, coordinatore regionale di Agrinsieme,esprime cosi il suo diniego a partecipare alla prossima Assemblea dell’Urbi:
Negli ultimi anni abbiamo ripetutamente e con forza evidenziato gli aspetti che rendono la gestione attuale dei Consorzi di bonifica inadeguata, inefficiente ed inefficace; allo stesso modo abbiamo sottolineato come e quanto l’Urbi, l’Unione Regionale che dovrebbe rappresentare unitariamente il mondo della bonifica calabrese, sia divenuta la succursale di una singola organizzazione di rappresentanza agricola, incapace di dare voce al sistema della bonifica e soccombente rispetto a visioni settoriali e di parte.
Noi non parteciperemo all’assemblea dell’Urbi – calendarizzata per il 15 giugno – perché riteniamo questa riunione l’ennesima occasione per fare un pò di struscio, per appendere qualche bandiera, per dire “siamo stati bravi” nonostante dal mondo agricolo calabresi si levino sdegnate voci di protesta ed indignazione per una innumerevole serie di ragioni.
A titolo esemplificativo ne ribadiamo alcune. Nella redazione dei bilanci non c’è trasparenza, i debiti sono indefiniti cosi come i crediti esigibili, continua l’ossessiva emissione di cartelle per ruoli che si riferiscono a più annualità, i dirigenti sono pagati lautamente e troppo, i terreni sui quali c’è l’obbligo di pagare continuano a non ricevere alcun beneficio.
Si tratta di ragioni che ci inducono a contestare su tutta la linea l’attuale gestione dei Consorzi di Bonifica e l’inesistente attività di sintesi e rappresentanza dell’Unione Regionale, ragioni che – lo ribadiamo – ci motivano nel non partecipare all’assemblea regionale dei Consorzi di Bonifica.
Gli obiettivi dell’efficienza gestionale, dell’efficacia operativa e della concreta vicinanza alle esigenze delle aziende e del sistema agricolo da parte dei Consorzi sono ancora troppo lontani.