Alto Ionio cosentino, i sindaci chiedono a Scopelliti un incontro sulla sanità

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TREBISACCE (CS)- L’assessore alla Salute dott. Saverio La Regina e il sindaco di Trebisacce avv. Francesco Mundo sono i firmatari della missiva, rivolta al presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti per ottenere un incontro per discutere delle problematiche della sanità nel territorio dell’Alto Ionio cosentino. Come si legge nella missiva: “Unitamente a tutti gli altri colleghi sindaci del comprensorio Alto Jonio-Sibaritide, abbiamo molto apprezzato la Sua lettera con la quale mi ha comunicato di aver dato disposizioni alla struttura commissariale e al Direttore Generale dell’ASP, per istituire presso l’ex Ospedale di Trebisacce un Pronto Soccorso H24.

Certo, la perdita dell’Ospedale non potrà mai essere “risarcita” o compensata da un Pronto Soccorso, che sebbene attrezzato, dal punto di vista sanitario e terapeutico non potrà  mai sostituire un ospedale, che quanto “piccolo”, riusciva a dare risposte efficienti ed efficaci, oltre che garantire le emergenze-urgenze, ad un intero comprensorio, disomogeneo e disarticolato, peraltro attraversato da una importante arteria stradale (la SS 106) che collega l’Adriatico al Tirreno, riuscendo anche a drenare, per i servizi che garantiva, la spesa e l’emigrazione sanitaria verso le regioni di confine. Naturalmente un Pronto Soccorso necessita di figure professionali idonee (cardiologi, anestesisti, in primis, ecc…) oltre qualche posto letto per l’attesa, che sicuramente la struttura commissariale in sinergia con la Direzione Generale dell’ASP, sapranno prevedere e organizzare.

Purtroppo in questi primi trenta mesi di chiusura dell’ospedale, le nostre popolazioni hanno pagato un prezzo altissimo: numerosi sono stati i decessi lungo il percorso verso altri ospedali SPOK distanti di circa 40-60 minuti da Trebisacce, addirittura ore dai paesi interni, a volte senza disponibilità di posti letto e costretti a girovagare per la regione con al seguito i propri congiunti. Una buona sanità pubblica deve certamente offrire cure adeguate, ma deve poter anche alleviare i disagi dei cittadini.

Egregio Presidente, Lei sicuramente avrà compreso le ragioni della nostra battaglia, non per un semplice pennacchio o per questioni campanilistiche, ma a difesa della civiltà e della salute che deve essere garantita dallo Stato e organizzata e disciplinata dalle Regioni. La stagione estiva è alle porte; la popolazione almeno si triplica; le paure aumentano e la mancanza di una struttura sanitaria, purtroppo crea altri danni all’indotto turistico-economico dell’intera fascia jonica nord. Per tali motivi Le chiediamo, tutti i sindaci dell’Alto Jonio-Sibaritide, con i quali ho concertato le esposte riflessioni, un incontro a breve per dar seguito immediato alla Sua comunicazione del 07/02/2013 confermando la Sua volontà politica, manifestata anche in pubblico,  e magari  proporre per il nuovo piano operativo, una soluzione che riesca a colmare le carenze sanitarie e integrare i servizi e le divisioni esistenti. Con l’occasione vorremmo anche invitarLa a Trebisacce per visitare la struttura, migliore di tante altre, al fine di  rendersi personalmente conto del grave torto che ha subito il nostro territorio”.

 

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