ROMA – Il cittadino eletto alla camera, Sebastiano Barbanti (Alternativa Libera) informa:
In Calabria, lo stato di emergenza sanitaria continua e i problemi si moltiplicano: assenza di “commissario ad acta” per il piano di rientro sanitario, reparti che chiudono, tagli del personale (e quello che sta succedendo all’Ospedale dell’Annunziata di Cosenza ne è, purtroppo, un triste esempio), carenze tecniche, qualità dei servizi assente e livelli minimi di assistenza a rischio.
Se non è emergenza questa, davvero non so cos’altro debba succedere prima che il Governo decida di interrompere questo silenzio imbarazzante per correre ai ripari. Dobbiamo aspettare che succeda qualche tragedia per intervenire?
Per una volta sarebbe bello se si potesse intervenire prima, piuttosto di essere costretti a mettere delle pezze. Ed è proprio quello che sta succedendo in Calabria, dove si rincorrono soluzioni tappabuchi per cercare di tenere a freno un problema da affrontare per tempo.
E se il Governo resta immobile, continuando a ignorare le nostre parole e le diffide che sono state fatte dalle diverse associazioni, dall’altra parte la Regione latita, mancando di far sentire la sua voce e far valere il suo ruolo.
Da parte mia – così come altri miei colleghi – non ho ignorato il problema, cercando di lanciare un campanello d’allarme in tempi non sospetti: avvisi caduti nel vuoto.
Per questo motivo, invito a raccolta tutti i parlamentari calabresi affinché facciano sentire la loro voce nei confronti di Governo e Regione, in modo tale che la sanità – che non ha colore politico – torni ad essere un diritto di tutti in Calabria. Per una volta sarebbe bello che il Governo e tutte le istituzioni mettano da parte gli interessi personali e i soliti giochi politici per preoccuparsi del bene della collettività. Chiedo forse la luna?