Coldiretti Calabria ha apprezzato le linee programmatiche di Oliverio

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CATANZARO – In una  lettera, inviata si legge.Ho letto con particolare attenzione ed interesse le Sue dichiarazioni “Dichiarazioni Programmatiche” svolte in occasione del Consiglio Regionale della Calabria, di lunedì 9 febbraio 2015. Con estrema franchezza e chiarezza –  si legge nella lettera inviata al Governatore Mario Oliverio, dal Presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro – devo dirle che, le “Dichiarazioni”, nell’architettura generale, ma anche per alcuni argomenti di dettaglio le ritengo estremamente significative e di interesse, poiché individuano una traiettoria di futuro che forse, almeno nella nostra Regione, manca da troppo tempo. Il Suo – continua Molinaro nella lettera – è sicuramente un contributo autorevole, che servirà a mettere in movimento un processo virtuoso, che, devo dirLe, mi sembra sia molto chiaro. Anche il lessico utilizzato, è molto coerente  perché, coniuga “Realismo e Speranza”. Puntare con determinazione sugli “asset naturali” della nostra Calabria, quali: agricoltura e agroalimentare, territorio, turismo, beni culturali e archeologici, prevenzione e interventi sul dissesto idrogeologico individuano chi fa chi e che cosa, biodiversità, lotta agli sprechi ed alle rendite, meritocrazia, rigore, processo formativo ed innovazione ma anche tanto altro, a mio parere, denota la qualità del Documento programmatico, che non è un “libro dei sogni” ma che evidentemente con atti legislativi e amministrativi coerenti, deve essere via via attuato, poiché, come Lei rileva, vi è un urgente bisogno di miglioramenti su ogni versante e la questione tempo è essenziale e strategica, poiché è evidente che dobbiamo accelerare il passo. Presidente conclude la lettera – condivido la sua richiesta, rivolta a tutti, ad iniziare da ogni cittadino, sulle assunzioni di responsabilità Le dico che “Coldiretti è pronta”. Con il nostro radicamento territoriale, la qualità dei servizi e e la coerenza dell’azione, siamo disponibili coniugare l’interesse particolare con quello generale a servizio del bene comune”.

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