La questione dei trasporti sarà “un tema cruciale sul piano programmatico e politico. Parleremo con Del Rio, con Lanzetta e Lotti perché i trasporti vengano inseriti nella cabina di regia creata in Calabria dal governo Renzi”. E’ quanto ha affermato il deputato del Partito democratico Alfredo D’Attorre nel corso della conferenza stampa tenuta questa mattina nella sala della Giunta provinciale, a Catanzaro, alla presenza del segretario provinciale, Enzo Bruno, dei segretari provinciali e di categoria Trasporti della Cgil, Giuseppe Valentino e Michela Avenoso, della Uil Fpl Francesco Caparello, dei consiglieri comunali del Pd Vincenzo Capellupo, Nicola Ventura, Lorenzo Costa e Franco Passafaro (presente anche il capogruppo del Psi Roberto Guerriero). Presenti tra gli altri il sindaco di Satriano nonché vice segretario provinciale Michele Drosi, il sindaco di Decollatura, componente della segreteria provinciale Anna Maria Cardamone, Rosario Bressi, il segretario del circolo “Lauria” Pasquale Squillace, e i dirigenti Giovanni Puccio e Pino Soriero.
“Questi tagli incidono non solo sul diritto alla mobilità dei calabresi, ma anche sull’’idea di questo territorio e sul disegno futuro che si ha di questa regione – ha affermato D’Attorre -. In questi giorni sento molto parlare di candidature e di proposte nominative, in merito alle prossime elezioni regionali, ma per quanto riguarda il gruppo dirigente di Catanzaro noi legheremo molto le nostre valutazioni a problemi di merito: pretenderemo di sapere cosa ha in testa ogni candidato per il Capoluogo, per l’area Centrale della Calabria, perché è necessario iniziare a parlare di una nuova Calabria che per il Pd vede l’asse Catanzaro – Lamezia, che per tante funzioni che si stanno disegnando dovrebbe essere uno snodo nevralgico. Per questo sosteniamo i sindacati. Li ringrazio per la mobilitazione che hanno messo in campo: il Pd prende l’impegno ad accompagnare con la sua struttura organizzativa e i suoi circoli una campagna diffusa per costruire una mobilitazione”.
I sindacati e chi si batte per questo diritto essenziale, insomma, non possono essere lasciati soli. “Siamo in contatto con il sottosegretario alle infrastrutture Del Basso De Caro, che è già stato qui a Catanzaro e ha preso l’impegno a tornare e di questo punto dei trasporti in provincia ha fatto una delle questioni in cui si è impegnato maggiormente – ha detto ancora il deputato democratico -. Parleremo con i membri del governo, a partire dal sottosegretario Del Rio, il ministro Lanzetta e il sottosegretario Lotti perché i trasporti vengano inseriti nella cabina di regia creata in Calabria dal governo Renzi. E’ giusto che cali il silenzio su questa esperienza amministrativa regionale, fallimentare sotto tutti i punti di vista, anche quello dei trasporti i cui danni sono sotto gli occhi di tutti. Purtroppo l’oblio non calerà sui danni che sono stati prodotti sui diritti dei calabresi”. Sulla vicenda dei tagli i rappresentanti sindacali presenti hanno annunciato una “lotta costante per evitare che la situazione degeneri” e la costituzione “di banchetti in città, perché si capisca quali siano i punti sostanziali su cui spingere”. “Noi dobbiamo costruire una proposta chiara che su alcuni punti specifici ci consenta di stringere un nuovo patto di fiducia con i calabresi e – dice ancora – di che cosa fare dell’area centrale della Calabria è un punto discriminante”. D’Attorre è intervenuto anche in merito alla nuova legge elettorale regionale.
“Sono rimasto agghiacciato nel leggere i contenuti della nuova legge elettorale approvata dal Consiglio regionale della Calabria. La legge non prevede l’ammissione alla ripartizione dei seggi delle liste che non abbiano ottenuto nell’intera Calabria almeno il 15 per cento dei voti ed almeno il 4 per cento se fanno parte di una delle coalizioni. L’Italicum e il Porcellum – ha concluso D’Attorre – sono due modelli di saggezza di democrazia rispetto al mostro che è stato realizzato qui in Calabria. Una pagina ingloriosa e medioevale. Mi auguro che ci siano i margini giuridici per poter rivedere questa situazione. Auspico che il Governo intervenga per impugnare la legge”.
Il segretario provinciale del Pd, Enzo Bruno, ha evidenziato che “quella dei tagli rappresenta un’operazione mirata a depotenziare l’area centrale della regione. Con i tagli si indebolisce il territorio e non si potenziano quelle zone, come Soverato e il quartiere Lido di Catanzaro che potrebbero essere un valore aggiunto per il turismo. La zona jonica della provincia non è più collegata con il sistema paese – ha detto ancora Bruno -. Il sistema dei trasporti ha bisogno di interventi finanziari incisivi, attesi da anni, per mettere in sicurezza quello che esiste, ma soprattutto per rilanciare nuove strutture”. Il Partito democratico lancia l’allarme ed si dichiara pronto a rispondere alle responsabilità. “Serve una mobilitazione più larga, che riguarda istituzioni, sindaci, amministrazioni – dice ancora Bruno – e quindi la capacità del Partito democratico di mobilitarsi”. Servono interventi straordinari per ammodernare le linee e non sopprimere le corse che già ci sono. L’obiettivo è quello di ottenere l’alta velocità anche in Calabria”. Sulle responsabilità, ha continuato Bruno “non ci sono dubbi che restino in capo alla Regione, all’assessore Fedele e al suo ex presidente”. Non solo trasporti, comunque, soprattutto in vista dell’imminente tornata elettorale per le Regionali: la nuova classe dirigente sarà chiamata a sciogliere nodi cruciali nel settore dei trasporti, del dissesto idrogeologico, della sanità “tutti settori su cui la Calabria è stata commissariata”. Bruno cita l’esempio della gestione delle risorse a disposizione per il dissesto idrogeologico quando “non ci sono notizie della sostituzione del commissario Percolla che non è riuscito ad investire tutti i fondi a disposizione. “Ci auguriamo – ha concluso Bruno – che da qui a poco la Calabria commissariata possa riappropriarsi del proprio destino con una classe dirigente all’altezza”.
Di trasporti e della drammatica situazione dei rifiuti, la tariffa regionale è infatti destinata a raddoppiare, hanno parlato invece Cardamone e Drosi che questa mattina hanno preso parte ad una riunione dell’Anci, preannunciando un sit in di protesta davanti al consiglio regionale proprio contro l’aumento indiscriminato delle tariffe, il prossimo 11 giugno.
I consiglieri comunali, infine, hanno preannunciato un ordine del giorno da presentare all’attenzione del civico consesso sulla situazione della mobilità. “Ad essere violato è il diritto alla mobilità soprattutto delle classi sociali svantaggiate – ha detto Capellupo che ha ricordato l’adesione del Pd alla campagna della Cgil avviata dalla segretaria della Filt Michela Avenoso – visto che i tagli gravano soprattutto su studenti, lavoratori e precari”. Quello che è mancato, ricorda Ventura “è anche una interlocuzione con l’amministrazione attiva”. Il Pd, quindi, si prepara ad avviare una campagna di mobilitazione contro i taglia ai trasporti ferroviari ponendo la questione all’attenzione del governo nazionale.