Consiglio Provinciale-Comunale di Catanzaro Su Riordino Province

0
517
consiglio-provincia-catanzaro

consiglio-provincia-catanzaroCATANZARO – Il Consiglio provinciale di Catanzaro e il Consiglio Comunale di Catanzaro, riunitisi in seduta congiunta per discutere le ipotesi di riordino delle Province calabresi alla luce della spending review e alla vigilia del Consiglio Regionale appositamente convocato per il 24 ottobre allo scopo di formulare una proposta al Governo, esprimono forte preoccupazione per le anticipazioni di stampa sui contenuti del decreto che il Governo Monti è sul punto di varare sulla questione e, in particolare, sull’ipotesi di istituire due nuove Province in Calabria che risulterebbe tra di loro fortemente squilibrate come numero di abitanti: la nuova Provincia di Cosenza-Crotone che sfiorerebbe il milione di abitanti e la nuova Provincia di Catanzaro-Vibo Valentia che ne avrebbe poco più della metà.

Tale ipotesi si scontra con una serie di fattori politici, sociali, storici ed economici, ma soprattutto rischia di operare una netta lacerazione tra la Calabria settentrionale (Cosenza-Crotone) e la Calabria meridionale (Reggio Calabria) , riducendo il peso e la funzione di cerniera dell’Area centrale della Calabria.

Nel caso il Consiglio Regionale non abbia la forza di decidere, delegando al Governo centrale le delicate scelte sul riordino istituzionale, chiedono al Presidente del Consiglio Monti e ai Ministri dell’Interno e della Funzione Pubblica di rivedere lo schema di riordino delle Province della Regione Calabria, tenendo contro dell’evidente squilibrio che creerebbe nel territorio calabrese la nascita di una maxi Provincia di un milione di abitanti.

Si chiede inoltre l’elezione diretta del Presidente e dei Consigli Provinciali quale espressione fondamentale del potere democratico che impone agli Enti territoriali che gestiscono funzioni di primaria importanza per i cittadini di rispondere direttamente, tramite l’elezione dell’operato dei loro organi nel pieno rispetto della carta europea della democrazia locale.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here