COSENZA – I vari presidi della manifestazione nazionale partita in data 09 dicembre continuano. Anche a Cosenza vanno avanti le proteste. Oltre al persidio di Cosenza Nord, già all’attivo da tre giorni, oggi si è dato il via a blocchi anche sull’uscita autostradale di Cosenza Sud. Presente ormai da giorno 9 dicembre, al presidio di Cosenza nord, l’esponente del coordinamento nazionale del movimento ”I Forconi”, Salvatore Brosal, il quale si è prestao per noi ad un intervista, riportata integralmente, sullo stato attuale della situazione regionale e nazionale a riguardo:
Come vi dichiarate in relazone alla recente scesa in campo dei sindacati a favore della causa che difendete e portate avanti?
«non abbiamo partiti politici dietro ne tantomeno sindacati qui è il popolo che protesta. Non si vede una bandiera politica, non si vede una bandiera sindacale. Ci stiamo comunque accorgendo che i sindacati vogliono cavalcare quest’onda di protesta che sta aumento in tutta Italia».
Quali notizie arrivano dagli altri presidi sparsi nella Regione e nel resto della Nazione?
«A Roseto capo spulico, sulla 106, c’è il blocco totale. A Vibo c’è una bella manifestazione. A Reggio gli uomini della polizia hanno fatto spostare i dimostranti, quindi il tutto si è un po calmato. Sono comunque in aumento blocchi isitituiti spontanemaente in tutte le zone d’Italia».
Fino ad ora ci è sembrato chiaro la richiesta del vostro movimento di riaquistare la dignità del popolo italiano ma più precisamente potete dirci quali sono le vostre richieste e cosa dovrebbe accadere dopo che queste verranno accolte, se lo saranno?
«I politici che hanno ceduto la nostra sovranità politica, monetaria e teritoriale dovranno essere processati e non si dovrano presentare più in parlamento perché hanno tradito il popolo italiano, hanno stracciato la nostra carta costituzionale. Dopo si dovrà fare una nuova legge elettorale, la quale dovrà essere redatta al più presto, si andrà cosi alle votazioni e verranno eletti i veri rappresentanti del popolo senza che questi ultimi vengano nominati dai segretari dei partiti. Tutti coloro che ci hanno venduto per mezzo del Trattato di Lisbona devono essere processati e condannati e non si devono presentare più»
Per quando è prevista la fine della manifestazione?
«Non si sa quanto questa manifestazione durerà. Noi andremo avanti ad oltranza fino a che non vedremo soddisfatte le nostre richieste »
Fabrizio Suriano