GIOIA TAURO (RC) – Il presidente della Regione Giuseppe Scopelliti e il presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro Giovanni Grimaldi hanno illustrato i dati che attestano la crescita e le prossime tappe di un percorso virtuoso per dare sempre maggiore slancio e competitività allo scalo tra i più importanti del bacino Mediterraneo costruito in sinergia tra Regione, Autorità portuale, il terminalista Mct e le maestranze che operano all’interno della infrastruttura.
Il 2013 si chiude per il porto di Gioia Tauro con un traguardo positivo e la concreta possibilità di ottenere, a breve, il riconoscimento della zona economica speciale: già domani sarà raggiunta la soglia dei 3 milioni di teus ad essere transitati nell’hub nel 2013.
“Questo dato importante – ha sottolienato Scopelliti – servirà ad aprire il porto a tutta la realtà che lo circonda, creando importanti opportunità per gli imprenditori locali ed internazionali che in virtù del particolare status offerto dalla Zes potranno orientare i loro investimenti e le loro iniziative. Con questa prospettiva ci sono tutte le condizioni per immaginare una scalata significativa anche nel futuro”.
“Questi risultati – ha ribattutto Grimaldi – sono effetto di una serie di lavori finanziati dalla Regione, con l’Accordo di programma quadro per di 80 milioni di euro complessivi, che hanno consentito al porto di ospitare anche le navi di nuova generazione. Ormai Gioia ha 3 km di banchina che può ospitare, così come avvenuto qualche mese addietro, contemporaneamente tre navi da 14 mila teus. Positivo anche il balzo in avanti, del 70%, della movimentazione del settore auto, un momento di crescita che coincide anche con l’abbassamento dell’assenteismo, calato dal 18% al 4%, un dato assolutamente fisiologico, con aumenti della produttività da 23 teus lavorati in un’ora qualche anno fa, agli attuali 30-35″
Nel corso della conferenza stampa è stato annunciato anche il ritorno della Mersk, legato al cartello “P3 Network” che unisce i primi tre armatori mondiali, che apre alla prospettiva dell’arrivo nel porto di Gioia Tauro delle navi più grosse di questo cartello poiché l’unico scalo in Italia ad essere in grado di ospitarle.