Catanzaro – Nell’esprimere il plauso per l’impegno assunto dall’on. Michele Traversa ed oggi dall’attuale presidente Wanda Ferro, che hanno posto le politiche scolastiche come punto preminente della propria azione di governo, il consigliere provinciale Antonio Armignacca fa il punto sulle pesanti disfunzioni che pure quest’anno si registrano su tutta la scuola calabrese e quindi anche quella catanzarese, a causa degli effetti del calo demografico e del dimensionamento della rete scolastica.
“Poco meno di novanta le istituzioni scolastiche che sono risultate sottodimensionate, perdendo di conseguenza l’autonomia, causando anche particolari e gravi disfunzioni nell’assegnazione dei dirigenti scolastici, con le prevedibili disfunzioni e le ricadute negative sulla gestione e la vita delle istituzioni scolastiche che si troveranno per forza di cose ad avere dei dirigenti “part-time”, non avendo bontà loro ancora il dono della bilocazione.”
Questo quanto evidenziato dal Consigliere che prosegue con i dati ufficiali in merito alla situazione calabrese: “i dati pubblicati dal Ministero dell’Istruzione, solo qualche giorno fa, fotografano una scuola calabrese particolarmente penalizzata anche nel raffronto con altre regioni: la Calabria con 407 istituzioni scolastiche si trova con 88 sedi sottodimensionate, a fronte per esempio dell’Emilia Romagna con 551 sedi di cui solo 39 sottodimensionate, il Piemonte con 40 sedi sottodimensionate su un totale di 607, la Toscana 499 sedi e solo 46 sottodimensionate, solo per fare qualche esempio.”
Secondo il consigliere massima attenzione dev’essere prestata ai prossimi piani di dimensionamento da parte “del mondo politico e istituzionale tutto, l’Assessore Regionale all’Istruzione Mario Caligiuri, i Presidenti delle Province, i Sindaci, il mondo sindacale. I piani di dimensionamento rappresentano documenti particolarmente importanti per la vita e lo sviluppo della scuola calabrese dei prossimi decenni. Solo infatti un’oculata disamina di ogni singola istituzione scolastica, potrà realmente rendere effettiva la razionalizzazione della rete, consentendo una politica di gestione della scuola improntata ai principi di efficienza, economicità ed efficacia, nell’interesse esclusivo del territorio e degli allievi tutti, cui va garantito il raggiungimento dell’obiettivo finale di un pieno, maturo e consapevole successo formativo.”