Cosenza(Cs)«Efficienza e trasparenza nelle amministrazioni pubbliche calabresi, serve una normativa che regolamenti, in modo democratico e cristallino, le attività di rappresentanza dei gruppi di interesse. Proprio come è stato fatto negli Stati Uniti d’America. Gli stessi che, inevitabilmente, gravitano e spesso influiscono sulle attività burocratiche e politiche del governo del territorio. Regolamentare e legittimare la loro attività, lecita e validissima se svolta alla luce del sole, è estremamente utile per gli equilibri democratici, per la legalità e la società». Lo afferma il consigliere regionale della Casa della Libertà, Giuseppe Graziano, che si è fatto promotore di una proposta di legge che «regolamenti questo settore nella Regione Calabria, che disciplini prerogative e obblighi, innanzitutto di trasparenza, che investano tutti, e che preveda l’istituzione di un registro nel quale dovranno obbligatoriamente iscriversi i gruppi di interesse e che individui, in ultimo, sanzioni severe per quanti violino le regole imposte dalla legge». «La particolarità di questa proposta – prosegue Graziano – consiste nel fatto di creare una disciplina delle lobbying nell’intero assetto istituzionale regionale. Il provvedimento, infatti, non è indirizzato solo all’organizzazione burocratica e degli uffici. Perché sarebbe del tutto riduttiva. L’intento, in realtà, è di ampliare la normativa sulla regolamentazione dei gruppi di interesse anche alla fase politico-istituzionale e, dunque, all’assetto del Consiglio regionale e delle sue articolazioni interne, alla Giunta e ai dipartimenti regionali. Non solo. La proposta di legge si estende anche a tutti gli enti sub-regionali. Basti pensare agli interessi che gravitano attorno a settori come la sanità, l’ambiente, il lavoro, le imprese. Insomma, in tutti quegli ambienti in cui si decidono le sorti della vita pubblica in cui vengono assunte decisioni spesso molto delicate che influiscono sul futuro e sulla vita dei cittadini calabresi. Ecco perché – aggiunge il consigliere Cdl, che è anche il segretario questore del Consiglio regionale – è doveroso che anche in tali sedi si concentri la massima trasparenza nelle decisioni pubbliche. Continuare a governare una Regione ed i suoi territori facendo finta che i gruppi di interesse siano solo un concetto socio-economico o figure sociali astratte è un errore madornale. Che, come spesso accade, rischia di sortire l’effetto contrario. Cioè quello di creare condizioni di sempre maggiore potere a favore di questi gruppi di pressione. Quindi è necessaria una regolamentazione. Sempre che la politica non voglia abdicare al ruolo demandatogli dalla democrazia. Cioè quello di governare negli interessi di tutta la comunità. L’auspicio è che l’assemblea consiliare, dopo una serena discussione, approvi senza indugio la proposta di legge. Questo – conclude Graziano – costituirebbe un balzo in avanti e contribuirebbe a dimostrare che la Calabria è una terra capace di cambiare dandosi, in autonomia, regole democratiche di tutto rispetto. Considerato anche che l’approvazione di questa legge porrebbe questa regione all’avanguardia sia rispetto allo Stato, che ancora non ha legiferato sulla materia, sia rispetto alle altre regioni.»