Il Presidente della Coldiretti deluso dalla Regione

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REGGIO CALABRIA – Il Presidente del Consiglio Enrico Letta, nel commentare  il collegato agricoltura recentemente approvato ha affermato:

“ più competitività e meno burocrazia ….. daremo ancora più competitività a un settore cruciale soprattutto in vista dell’Expo 2015, i cui temi sono strettamente legati all’agricoltura e alla terra. Il 2014 deve essere l’anno in cui la preparazione dell’Expo e l’agroalimentare italiano producono la sinergia necessaria al loro reciproco successo”. Ci piacerebbe – commenta Molinaro – che un provvedimento similare, magari con lo stesso commento a pronunciarlo fosse il presidente della Giunta Regionale Giuseppe Scopelliti. Sarebbe un bel segnale concreto perché significherebbe che si ha a cuore l’agricoltura e l’agroalimentare e si crede fortemente nel contributo che il settore può dare alla ripresa. Dalla nostra regione – prosegue –  invece un silenzio assordante e proprio la Calabria avrebbe tanto bisogno di politiche e risorse, poichè in via diretta e indiretta basa la sua economia proprio su agricoltura ed agroalimentare.

In una Calabria fiaccata da più di sei anni di crisi, ormai non è più solo il mercato interno a soffrire. Le imprese agricole ed agroalimentari arrancano e diventa davvero difficile capire da dove arriverà il “segno più” visto che l’impossibilità di accesso al credito, calamità continue, irrealizzabilità di fare reddito, contribuiscono ulteriormente, per diverse aziende, alla difficoltà di realizzare gli investimenti finanziati con il PSR 2007-2013. “Pesa enormemente – va giù deciso il presidente della Coldiretti Calabria – l’assenza e la disattenzione su misure incisive di sostegno al settore, che pure abbiamo proposto in modo puntuale, in più sedi e circostanze, e in ultimo nel corso dell’approvazione dei documenti di  bilancio di previsione 2014, che ha riservato meno dell’1% di risorse al settore. Nel corso del dibattito nel Consiglio Regionale, che abbiamo seguito con estrema attenzione, trincerandosi dietro tecnicismi, più volte è stato detto che sui provvedimenti in agricoltura – prosegue – sarebbe stato creato un percorso “ad hoc” quasi una sorta di corsia preferenziale: registriamo che ad oggi questo non è avvenuto!  Certamente, l’assessore regionale, cerca di mettercela tutta, ma quello che lascia stupefatti  – conclude – è la completa assenza e inerzie di chi potrebbe e dovrebbe fare ed invece non fa.

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