(Cosenza-CS)E’ una vera galleria degli orrori il cibo che ogni giorno varca le frontiere ed invade l’Italia venendo spacciato come italiano all’insaputa dei cittadini-consumatori. Dai controlli ed ispezioni nei tir, alla presenza dei carabinieri del NAS, emergono importazioni di bassa qualità. “Un flusso ininterrotto di prodotti agricoli – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti
Calabria che guida la delegazione di oltre 150 imprenditori calabresi – che ogni giorno dall’estero attraversano le frontiere serve a riempiere barattoli, scatole e bottiglie, mercati da vendere come Made in Italy e senza indicazione sull’origine degli alimenti in etichetta. A farne le spese è anche l’economia agricola ed agroalimentare della nostra Regione poiché subiamo sleale concorrenza.
Gli imprenditori agricoli, sono autori e garanti di ogni filiera agroalimentare che ogni anno a causa della contraffazione e relativo inganno per i consumatori, assistono un doppio furto di identità e di valore. Questa è la vera partita che stiamo giocando– prosegue Molinaro – e sulla quale non faremo sconti a nessuno, anche perché, abbiamo la possibilità di generare in Calabria migliaia di posti di lavoro e di far fare reddito alle aziende.“In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza e dare completa attuazione alle leggi nazionale e comunitaria che prevedono l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti. Sarebbe – conclude – un eccellente segnale verso un territorio che ha necessità assoluta di combattere la lotta alle frodi con un ritorno in termini di reddito per i veri imprenditori.