COSENZA – Sceglie la Calabria il Delegato Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa, la venticinquenne marchigiana di Osimo (AN) Maria Letizia Gardoni, nel suo giro operativo nelle realtà regionali e trova nella nostra regione giovani motivati ed entusiasti che hanno scelto di fare agricoltura e che incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio che si caratterizza come regione agricola. Maria Letizia è responsabile della gestione operativa e commerciale dell’azienda di cui è titolare, ed in particolar modo della pianificazione e realizzazione di tutte le fasi produttive, fra cui la “policoltura ma-pi” e la sperimentazione delle erbe di campo. Laureata in Scienze e tecnologie agrarie con una tesi sullo spopolamento degli alveari, l’imprenditrice ha fra i suoi prossimi obiettivi quello di aprire un centro agricolo di ippoterapia, sviluppando un progetto di agricoltura sociale. “Ho trovato giovani davvero in gamba e realtà agricole di grande valenza economica – ha dichiarato Gardoni – la Calabria occupa davvero un posto di grande rilievo nel panorama agricolo ed agroalimentare nazionale continuare ad investire sui giovani sulla loro voglia di fare e sulla loro naturale propensione verso il nuovo significa consolidare un processo di innovazione che, ne sono certa, tonificherà l’economia calabrese”. Accompagnata dal delegato regionale dei giovani Daniele Perrone e dal segretario Nazionale Carmelo Troccoli, insieme ai giovani dirigenti calabresi, oltre alla visita di primarie realtà imprenditoriali della regione, hanno delineato un percorso di impegno che continuerà a vedere l’affermarsi del protagonismo dei giovani calabresi. La Delegata Nazionale ha voluto ricordare che nel corso diciannovesima edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, promossa dall’associazione Libera che si è tenuta recentemente a Latina, nel suo intervento ha sottolineato che la Coldiretti ha fortemente voluto l’Osservatorio sulla criminalità in agricoltura e nell’agroalimentare”, la nuova Fondazione costituita per diffondere la conoscenza e la consapevolezza del patrimonio agroalimentare italiano, che si pone l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare comportamenti illegali e illeciti, lesivi degli interessi economici e dell’immagine del nostro Paese”. Tutto questo – ha concluso – per la Calabria sono temi sensibili che dovranno vedranno in prima fila i giovani calabresi.