Erano in migliaia, oggi in Calabria, a rivendicare il diritto al lavoro. La protesta ha coinvolto non solo i lavoratori, ma tutti i cittadini, stanchi di politiche scorrette e dell’attuale situazione lavorativa. Insieme a loro c’erano gli lsu e gli lpu che da più di quindici anni attendono la stabilizzazione, i percettori di ammortizzatori sociali in deroga che da più tempo chiedono politiche attive e gli industriali per il reinserimento nel mondo del lavoro. Al loro fianco i sindacati. Il segretario generale della Uil Temp Calabria, Gianvincenzo Benito Petrassi, afferma: «Questa protesta non è solo a favore dei lavoratori, ma di tutti i calabresi. Le persone coinvolte sono migliaia e, se queste non guadagnano, a risentirne non sono solo le loro famiglie, ma tutta l’economia calabrese. Ecco perché siamo decisi nel proseguire la lotta. Oggi abbiamo bloccato lo svincolo autostradale di Cosenza Sud, via Marina a Reggio Calabria e l’assessorato regionale al Lavoro a Catanzaro. E siamo pronti a continuare. Anzi, siamo pronti ad azioni più eclatanti se la politica non dovesse darci le risposte che chiediamo e attendiamo da troppo tempo».