CATANZARO – L’assessore regionale alla cultura Mario Caligiuri ha incontrato i soggetti coinvolti nel progetto di costituzione di una scuola di alta formazione alberghiera a San Giovanni in Fiore. Hanno partecipato alla riunione la docente dell’Università della Calabria Sonia Ferrari, il direttore del Parco della Sila Michele Laudati e il vice sindaco del Comune di San Giovanni in Fiore Battista Benincasa.
Caligiuri ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, che prevede in primo luogo il riutilizzo degli immobili della scuola alberghiera di San Giovanni in Fiore al momento non operativa, ed ha assicurato che si collegherà, insieme all’assessore regionale alla formazione professionale Nazzareno Salerno, con il Presidente Scopelliti, con l’assessore all’agricoltura Michele Trematerra e con l’intera Giunta regionale.
L’assessore Salerno, direttamente coinvolto nell’aspetto relativo alla formazione professionale, ha già avuto nei giorni scorsi un proficuo incontro con i soggetti promotori della scuola superiore di alta formazione per il Turismo che prevede anche il coinvolgimento dell’Ecole Hotellerie di Ginevra, una delle più prestigiose scuole di management alberghiero del mondo.
Durante la riunione, l’assessore Caligiuri per sostenere l’iniziativa ha avanzato l’ipotesi di inserire una linea specifica nella Programmazione Europea 2014 -2020 ed ha anche suggerito “di creare una rete fra la futura scuola, i poli formativi e professionali orientati non a caso appositamente sul turismo, gli istituti tecnico superiori e gli altri soggetti pubblici e privati che operano nel settore della formazione turistica, gastronomica e alberghiera”.
“Il turismo abbinato anche alla cultura – ha evidenziato ancora Caligiuri – rappresenta per la Calabria un settore strategico, che va sostenuto attraverso una serie di politiche e di strumenti che possano farne emergere le potenzialità. In tale quadro, che vede un aumento dei turisti stranieri, la formazione degli operatori è essenziale, tanto più che con la riapertura del Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria, collegati con tutti gli altri interventi nel settore, la nostra regione può mettere in evidenza la sua vera natura che è quella culturale”.