La Cisl di Cosenza interviene sulla forte scossa di terremoto

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COSENZA – La Cisl di Cosenza, interviene con una dichiarazione del segretario generale Tonino Russo sulla forte scossa di terremoto che si è registrata nella notte tra giovedì e venerdì scorso nell’area del Pollino. “L’evento sismico dell’altra notte, trova ancora una volta impreparata la nostra regione. La Calabria – dichiara –  non si è ancora dotata di una nuova legge sismica, i progetti non vengono vagliati perché in base ad una discutibilissima legge regionale, si sono evitati i controlli antisismici, impedendo la verifica del 98% degli edifici. Dal 2009 è in corso l’iter di approvazione di una nuova legge e con il nuovo governatore  Scopelliti alla guida della Regione, però nulla è cambiato. La classe politica calabrese, continua a sottovalutare il problema, perchè non sono i terremoti a uccidere, ma la negligenza e la disattenzione umana. Occorre prevenire, per essere pronti ad affrontare gli eventi sismici, assolutamente naturali, senza subirne gravi conseguenze. Ciò è possibile, se si costruiscono gli edifici nel rispetto delle norme e delle moderne tecniche antisismiche. non si può vivere con la speranza che il terremoto non avvenga perché almeno questo gli studiosi lo affermano “ciclicamente in un posto il sisma devastante si ripete”. Questo è avvenuto e sta avvenendo nell’area epicentro del sisma,  oltre 2.200 scosse registrate negli ultimi due anni prima di quella più forte. Il nostro sindacato – continua Russo – ha più volte sollecitato gli enti preposti ad intervenire, in primis la regione Calabria che,  così come il governo centrale, deve assumere l’impegno di approntare una campagna di verifica strutturale sugli immobili e una mappatura in cui ci siano le aree predisposte al rifugio delle popolazioni colpite dal sisma. Non come avviene in questi giorni sul Pollino, dove ad essere evacuato è stato l’ospedale che di solito insieme agli edifici scolastici sono le aree di sicurezza per gli sfollati. La Cisl, chiede ancora una volta alla Regione la capacità di svolgere attività di tipo protettivo, strategicamente rilevanti e decisive ai fini del risanamento idro-geologico, unitamente alla necessaria funzione produttiva. Occorre creare un forte partenariato fra Regione ed Università della Calabria, che è all’avanguardia in Italia e all’estero rispetto a livello di ricerca e qualità della didattica sulle tematiche idro-geologiche e di ingegneria ambientale. Per cui le competenze, le eccellenze, della nostra università dovrebbero essere valorizzate per predisporre piani di salvaguardia, protezione e interventi che gli enti locali e non, hanno l’obbligo di attuare per evitare catastrofi annunciate, favorendo l’ingresso nella gestione di giovani laureati in queste discipline per superare i limiti di una fase di programmazione e progettazione lacunosa. La nostra regione è costituita da strutture in larga parte non  idonee a resistere bene ai terremoti e ubicati in zone geologicamente poco adatte. L’appello, l’ennesimo che lanciamo, – conclude il segretario dell’Ust Cisl di Cosenza – è l’indizione di un tavolo di concertazione tra gli enti preposti, per arrivare ad una pianificazione generale di studio e di monitoraggio degli eventi sismici e per predisporre una mappatura degli edifici a rischio su cui intervenire. Nel frattempo, alle popolazioni dell’area del Pollino, va la solidarietà e la vicinanza dell’Ust Cisl”.

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