La Fai-Cisl si impegna per risolvere il problema legato al progetto “Natura e Turismo”

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CATANZARO – Pressing della Fai-Cisl di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia sulla vertenza che riguarda la situazione di circa 49 lavoratori che hanno da poco concluso il tirocinio formativo del progetto “Natura e turismo” presso l’Ente Parco Regionale delle Serre e che, nonostante i diversi incontri, ad oggi non hanno alcuna garanzia sul loro futuro formativo e lavorativo, nonostante i risultati ottenuti nei vari settori di competenza dell’Ente Parco, testimoniati sia dallo stesso Ente che dai Comuni del territorio.
La Fai-Cisl ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno  per sensibilizzare il Governo regionale, e in particolare fai-cisll’Assessorato alla Formazione e Lavoro, ed un incontro urgente al Commissario dell’Azienda Calabria Lavoro Fortunato Varone. La soluzione della vertenza, infatti, non può che trovare un definitivo sblocco con lo sforzo unanime delle parti coinvolte, rappresentate dall’Azienda Calabria Lavoro, dalla Regione Calabria e dal Parco delle Serre.
“La Fai-Cisl ricorda infatti che oltre alla mancata prosecuzione delle attività, i lavoratori sono costretti a subire un grave ritardo nella corresponsione delle indennità degli ultimi cinque mesi, che rappresentano una piccola ma indispensabile fonte di sostentamento per le loro famiglie. È quindi necessario individuare, di concerto tra tutti gli attori coinvolti, un percorso che possa permettere a 49 persone, tenuto conto delle esperienze maturate e dei risultati ottenuti, di proseguire il loro percorso formativo e lavorativo, anche attraverso l’impiego delle consistenti risorse in arrivo dall’Unione Europea. Le loro importanti competenze acquisite attraverso i tirocini formativi non devono andare disperse – conclude la nota – ma devono essere messe al servizio di un territorio che deve fare delle sue risorse ambientali un’occasione di sviluppo economico e di crescita occupazionale, e soprattutto bisogna garantire la dignità del lavoro a queste famiglie, mettendole al sicuro rispetto ad una situazione di povertà e di disagio sociale che è appena dietro l’angolo”.

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