CATANZARO – Il 13 ottobre saranno a Catanzaro i segretari nazionali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camuso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, in occasione di una manifestazione popolare per dire no a tutte le cose che non vanno nella nostra terra, come il precariato e la grave crisi dell’occupazione. Sarà anche l’occasione per portare alla ribalta nazionale la questione dei 5200 lavoratori Lsu e Lpu, per i quali il 2012 si è aperto (e si sta concludendo) all’insegna di ritardi e promesse non mantenute.
“Da 15 anni – spiegano i segretari di Nidil Cgil, Felsa Cisl e Uil Temp, Antonio Cimino, Carlo Barletta e Gianvincenzo Benito Petrassi – i precari lavorano all’interno dei Comuni senza però alcun riconoscimento giuridico o pensionistico. E tutto questo è permesso dallo Stato. Se le stesse condizioni si dovessero verificare in un’azienda privata, lo stesso Stato apporrebbe i sigilli. In casa sua, invece, consente l’inaccettabile. Siamo arrivati al punto di non avere più fiducia in buona parte della nostra politica. E’ giunto il momento che le istituzioni si facciano carico delle loro responsabilità”.
La manifestazione del 13 ottobre (dopo gli scioperi del 24 maggio e 3 giugno) è l’ennesima richiesta rivolta al Governo e alla Regione Calabria, “a voler ripartire da un tavolo nazionale con l’Esecutivo che abbia quale presupposto imprescindibile la reale volontà di porre in essere tutti gli strumenti necessari per una soluzione in positivo della vertenza che vede coinvolti migliaia di precari calabresi”.