Lavoratori Esac in mobilitazione contro la riforma di Afor e Arssa

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COSENZA – I lavoratori dell’ex Esac impresa e delle cosiddette attività non connesse hanno iniziato ieri la mobilitazione contro la riforma dell’Arssa con un’assemblea partecipata e ricca di spunti. Dai lavoratori è arrivato un forte appello alla politica affinché metta da parte gli interessi particolari e le clientele, congeli la contro-riforma che sarà discussa domani in consiglio regionale e si impegni per una riforma organica degli enti strumentali, mettendo al centro il lavoro e il rilancio delle aree interne.

I lavoratori hanno ribadito le loro preoccupazioni e si sono rivolti ai consiglieri regionali di centrosinistra, chiedendo loro di fare chiarezza sulle loro intenzioni di voto rispetto alla contro-riforma dell’Arrsa e dell’Afor e invitandoli a dire no al provvedimento. Un appello esteso anche ai consiglieri regionali di centrodestra che hanno a cuore le sorti dei lavoratori e della provincia di Cosenza.

“La contro-riforma messa in campo dall’amministrazione Scopelliti contiene molti elementi che ci lasciano a dir poco perplessi – ha detto Giovanni Donato, segretario generale della Cgil di Cosenza -. Basti pensare alla norma anticostituzionale sulla pianta organica dell’Agenzia, che consente al direttore generale di proporre in maniera discrezionale alla giunta regionale il trasferimento di altro personale dell’Arssa in liquidazione’”.

Donato ha concluso ricordando i dubbi sulla copertura finanziaria della contro-riforma espressi da molte forze politiche e persino dal dirigente del settore bilancio Pietro Manna.

La mobilitazione dei dipendenti di Arssa e Afor proseguirà domani con un presidio in consiglio regionale. Da Cosenza partiranno circa cinquecento lavoratori.

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