COSENZA – Continua la protesta dei lavoratori precari Lsu-Lpu, svincolo di Cosenza nord- Rende chiuso sia in entrata che in uscita, traffico congestionato e diversi disagi nella viabilità, i camion hanno occupato le corsie dell’autostrada A3, il personale Anas e la polizia stradale sono intervenuti sul posto per gestire l’emergenza.
A Reggio i precari hanno occupato i binari ferroviari ma molte altre manifestazioni di protesta sono in corso nelle strade di diversi comuni calabresi.
Quasi 1500 Lsu-Lpu provenienti da tutta la provincia di Cosenza hanno occupato l’autostrada A3 all’altezza dello svincolo di Rende. I lavoratori, supportati da Cgil, Cisl e Uil, chiedono un impegno alla Regione Calabria affinché siano pagati gli arretrati, l’ultimo sussidio erogato risale al mese di agosto, e venga assicurata la copertura necessaria a garantire i compensi sino a fine anno. I precari – che sono più di cinquemila in tutta la regione, circa 2400 solo in provincia di Cosenza – si rivolgono inoltre al Governo, rivendicando una stabilizzazione che in certi casi è attesa da quindici anni. Per dare forza alle loro richiesta, gli Lsu-Lpu sono anche pronti a presidiare la sede del Consiglio regionale in occasione della seduta del prossimo 12 novembre. Nel pomeriggio una delegazione sindacale è stata ricevuta in Prefettura dove il rappresentante del Governo ha comunicato la convocazione di un incontro, presso la presidenza del consiglio, per mercoledì alle 16.30.
“Il tavolo romano sulla stabilizzazione degli Lsu-Lpu calabresi rappresenta un successo per i precari e per il sindacato – hanno commentato Giovanni Donato, segretario della Cgil di Cosenza, e Angelo Sposato, segretario della Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno -. I lavoratori mantengono però lo stato di agitazione, dalla Regione infatti non sono giunte le necessarie garanzie relative alla copertura finanziaria dei pagamenti sino al 31 dicembre”.