Lettera ai Sindaci per individuare una piattaforma di recupero/riciclaggio

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CATANZARO – L’Assessore regionale all’Ambiente Francesco Pugliano e il DG del Dipartimento Ambiente Bruno Gualtieri hanno inviato – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – una lettera ai Sindaci dei Comuni di Tarsia, Spezzano Albanese, Bisignano, San Marco Argentano, Roggiano Gravina, Altomonte, Firmo, Lungro, Saracena, Castrovillari, San Basile, Morano, Frascineto, Luzzi, Lattarico, Torano Castello, Mongrassano, Cervicati, S. Sofia d’Epiro, S. Lorenzo del Vallo, Terranova da Sibari, relativa alla manifestazione di interesse per l’individuazione di un sito in cui ubicare la piattaforma di recupero/riciclaggio spinto prevista nell’area nord ovest della provincia di Cosenza.

Centralino 0984-898011
Fax 0984-8980666
e-mail: prefettura.cosenza@interno.it
PEC:prefettura.prefcs@pec.interno.it“Per come indicato nelle Linee Guida per la rimodulazione del Piano regionale di gestione dei rifiuti della Regione Calabria (approvate con D.G. n. 49 del 11.02.2013) – si legge nella lettera dell’Assessore Pugliano e il DG Gualtieri – questa Amministrazione, nell’ambito della propria programmazione/pianificazione, ha incentrato gran parte delle priorità di intervento sull’ottimizzazione del ciclo integrato dei rifiuti ed, in particolare, del segmento della Raccolta Differenziata nonché sull’imprescindibile completamento ed ammodernamento del sistema tecnologico regionale (disposto anche dall’Ordinanza contingibile ed urgente n. 41/2013).

Risulta, quindi, di fondamentale importanza ed impellenza colmare la carenza infrastrutturale e tecnologica della cosiddetta macro area Calabria Nord, con una pianificazione “intelligente e di concreta attuazione”, proiettata nel futuro e, quindi, volta inesorabilmente al potenziamento e valorizzazione della raccolta differenziata e della selezione delle materie prime seconde, anche in considerazione della attuale presenza nell’intero territorio provinciale del solo impianto MBT di Rossano, in località Bucita. Questa Amministrazione – proseguono nella lettera l’Assessore Pugliano e il Dg Gualtieri – intende predisporre gli strumenti necessari al completamento del sistema impiantistico regionale, recuperando un decennio di ritardi e disattenzioni, visto che, nello strumento di programmazione disponibile del POR Calabria 2007-2013, non è stato previsto l’impegno delle risorse necessarie per la realizzazione degli interventi basilari (tra i quali detto completamento impiantistico), previsti tra l’altro nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti del 2002, aggiornato al 2007”. Per far ciò, grazie alla redazione ed approvazione delle suddette Linee Guida, si è potuto formulare la richiesta delle risorse necessarie al completamento ed ammodernamento del sistema impiantistico, a valere sulla Delibera CIPE n. 79/2012, fondi FSE. Ovviamente, considerata l’importanza che rivestirà sul territorio provinciale, il previsto intervento di completamento ed, in generale, la contemplata pianificazione non può prescindere dalla normativa (L.148/2011) sulla riorganizzazione dei servizi pubblici locali, in recepimento della quale la Giunta regionale lo scorso 22 aprile 2013 ha approvato – ed è attualmente all’esame della IV Commissione consigliare –  il “Progetto di Legge Regionale sul Riordino del Servizio di gestione dei Rifiuti urbani ed assimilati”, che definirà, in modo operativo, l’organizzazione ed attuazione del Servizio Integrato sui rifiuti urbani. Nelle more della certezza sul reperimento delle riferite risorse economico-finanziarie – si legge ancora nella lettera ai Sindaci di Pugliano e  Gualtieri –  quest’Amministrazione si accinge ad effettuare la propedeutica progettazione dell’intervento che prevede la realizzazione di una evoluta piattaforma tecnologica costituita da: un impianto di recupero/riciclaggio spinto (cioè in grado di recuperare tutte le frazioni riciclabili e, quindi, le materie prime seconde MPS contenute nei rifiuti, a valle della RD) da 180.000 t/anno, corredato anche da una linea di intervento della frazione secca da RD; un impianto di compostaggio “di qualità”, con digestione anaerobica, che tratta l’umido da RD e recupero energetico ed, infine, una discarica di servizio per gli esigui scarti di processo, da ubicare su un sito diverso da quello su cui si realizzerà l’impianto. Ai Comuni si chiede, pertanto, di voler manifestare con celerità gli intendimenti in merito alla realizzazione sui loro territori della piattaforma nel suo complesso o anche di un singolo componente della stessa (ad esempio la sola impiantistica o la discarica) con la consapevolezza che le caratteristiche generali di idoneità dei siti che vorranno proporre dovranno essere: area sufficientemente estesa per contenere l’intera piattaforma, di cui almeno 2 ettari preferibilmente pianeggianti, da destinare alla sola parte impiantistica;  opportuni ed agevoli collegamenti alla viabilità principale e/o secondaria; ubicazione “strategica” dell’impianto di compostaggio di qualità, in considerazione della vocazione agricola ed “a verde” nonchè delle peculiarità ambientali e territoriali delle vallate del fiume Crati e del fiume Esaro (il grado di purezza del prodotto finale potrebbe contribuire al miglioramento della vocazione agricola ed al disinquinamento dei terreni da eventuali prodotti chimici; ubicazione “strategica” dell’impianto di recupero energetico, in considerazione dei vantaggi che si potrebbero determinare per energizzare strutture pubbliche (quali scuole, pubblica illuminazione, parchi, etc.), senza incidere in termini di costi sull’utenza. Nel rammentare le incentivazioni previste dalla normativa per il comune che ospiterà tale piattaforma – concludono nella lettera l’assessore Pugliano e il Dg Gualtieri – si sottolinea l’importanza di supportare la realizzazione di tale iniziativa, che imprimerà una svolta significativa per il territorio provinciale cosentino in termini ambientali e, più specificatamente, di completamento infrastrutturale e tecnologico nell’ambito della gestione del sistema rifiuti ed in considerazione delle significative conseguenze che ne deriveranno in termini occupazionali, di green economy, di vivibilità del territorio, potenziamento e valorizzazione della raccolta differenziata, con la selezione delle materie prime secondarie, drastica riduzione del conferimento in discarica e dei relativi costi”.

 

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