Mario Occhiuto e le problematiche della Provincia

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COSENZA – “L’incertezza normativa ed i prelievi imposti da parte dello Stato sui bilanci delle Province rischiano di determinare una pesante ricaduta in termini di servizi alle popolazioni. Questa situazione non può essere caricata sulle spalle dei dipendenti delle Province, nè deve causare dolorosi tagli alla qualità dei servizi che l’ente continua ad erogare, nonostante tutto”. Lo afferma il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Occhiuto, in qualità di componente del Direttivo nazionale dell’Upi (Unione province d’Italia).

“A tale incertezza – dichiara Occhiuto – si aggiunge anche il forte ritardo nell’erogazione dei trasferimenti erariali da parte dello Stato che, come anche evidenziato dalla Corte dei Conti, incide

negativamente sulla tenuta degli equilibri di bilancio. L’applicazione della Legge di stabilità 2015 e la Legge 56 (c.d. Delrio) sul riordino delle Province e Città Metropolitane, come è stato affermato da Occhiuto-Marioautorevoli commentatori, rappresenta una caso di paranoia normativa. Mentre a tutt’oggi sono ancora in corso le procedure per il riordino delle funzioni, interviene in modo oltremodo traumatico la Legge n. 190/14, che anticipa gli effetti della stessa “Delrio”, mostrando una totale incoerenza rispetto alla tempistica che quest’ultima si era data. La stessa Legge n. 56, infatti, aveva l’intento di realizzare uno spostamento di funzioni e di risorse con conseguente trasferimento di personale, che sarebbe stato il vero obiettivo della norma, seguendo una tempistica coerente con l’eccezionalità della manovra”.

Ma questo non è avvenuto. Pertanto Occhiuto spiega: “la Legge di stabilità rivoluziona tutto il percorso previsto imponendo alle Province, ex abrupto, una taglio pari al 50% del costo delle dotazioni organiche all’8 aprile 2014 senza tenere conto che si è ancora in fase di mappatura di funzioni, rivisitazione di dotazioni, confronto con le Regioni. Nel bilancio annuale che l’ente sta preparando andranno quindi a confluire tutte le voci relative agli stipendi di un personale che, secondo la normativa, da diversi mesi avrebbe dovuto essere collocato presso altri enti. Queste voci verranno rimborsate alle Province o si rischia che si arrivi ad una situazione di dissesto?”

Per fare un esempio, la sola Provincia di Cosenza il taglio si assesta, per l’anno 2015, sui 14 milioni di euro che vanno ad aggiungersi ad altri tagli pregressi per un totale di 80 milioni di euro. “Tutto ciò – conclude il Presidente Occhiuto – crea l’impossibilità di erogare anche i soli servizi essenziali ai cittadini quali la sicurezza delle strade, il sistema del trasporto pubblico locale e la gestione degli edifici scolastici”.

 

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