Miceli (M5S): “Superare le illegalità. Inoltreremo alla regione una petizione popolare”.

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RENDE (CS) – “A cosa serve un protocollo d’intesa se gli autobus della “circolare veloce” non sono autorizzati dalla Motorizzazione Civile a circolare nell’area urbana Cosenza-Rende? A cosa serve questo accordo se – di fatto – resta solo un proclamo che aggrava la situazione d’illegalità diffusa riscontrabile nel trasporto pubblico locale? I sequestri dei tre mezzi effettuati ieri dalla Polizia Municipale di Rende sono la dimostrazione che oltre alle buone intenzioni è necessario agire in maniera puntuale per creare un servizio che risponda ai reali bisogni dei cittadini e che si muova, altresì, nell’alveo delle norme. Quindi i due sindaci, Manna e Occhiuto, non si dovrebbero accontentare degli applausi presi con l’avvio di una “circolare veloce” oltremodo fuorilegge, ma si dovrebbero impegnare nel concreto ad offrire alla comunità un servizio reale senza aggiungere altre irregolarità al settore”. Così si apre il comunicato diffuso alla stampa da parte del Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rende.

“È chiaro che anche la Regione deve fare la sua parte e siamo ancora in attesa di conoscere il punto di vista del Governatore Oliverio sulla questione partendo proprio da quella legge regionale, che regola il Tpl, a nostro avviso ampiamente sbagliata. Certo è che non aspetteremo in eterno e lanceremo una petizione popolare che inoltreremo direttamente all’assessore ai Trasporti della Regione Calabria, De Gaetano, per mostrare qual è la volontà popolare ma soprattutto per eliminare l’affidamento diretto della tratta Unical-Cosenza che uccide la libera concorrenza privilegiando, invece, il monopolio di alcuni privati, e far indire così un regolare bando di gara pubblica.

Due settimane fa siamo intervenuti sull’avvio della “circolare veloce” specificando che “pur non considerando l’azione dei due sindaci come risolutiva”, rimanevamo conviti che sarebbe “servita almeno a mettere allo scoperto un problema che nessuno ha mai voluto veramente affrontare”. Oggi che il progetto rischia di naufragare sotto i colpi delle denunce e dell’immobilismo decisionale regionale, ribadiamo la nostra posizione favorevole a creare una linea unica Cosenza-Rende ma senza uscire fuori dal seminato delle leggi e senza propendere per il Consorzio o per l’Amaco. Giudichiamo positiva la posizione della Prefettura, tesa alla strenua difesa del diritto alla mobilità e rimaniamo convinti che l’Area Urbana si concretizza soprattutto dalla soddisfazione dei bisogni primari dei cittadini”.

Il comunicato si chiude con la richiesta “al Consorzio, che oltre a lamentarsi ancora oggi non offre un buon servizio all’utenza, di rispettare la legge e fornire tutte le informazioni utili al servizio, partendo proprio dall’installazione delle tabelle che mostrano chiaramente gli orari e i numeri delle corse effettuate dagli autobus”.

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