MODERN MONEY THEORY: ANCORA DI SALVEZZA O ASSURDA PROPAGANDA ?

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Comincia dal piccolo paese di Montalto Uffugo (Cosenza) il tour didattico di Paolo Barnard e di Warren Mosler. Lo scopo dichiarato dell’iniziativa è la divulgazione e l’attuazione di  una teoria economica alternativa: la Modern Money Theory.  I due promotori dell’evento sono due volti poco familiari per il grande pubblico. Barnard è il giornalista co-fondatore del programma di approfondimento Report, scaricato sia dall’azienda per la quale ha lavorato che dalla collega Milena Gabanelli dopo che la sua inchiesta Medicina Legale aveva provocato fastidio e guai giudiziari. Mosler è invece il fondatore dell’omonima società automobilistica e al tempo stesso un economista statunitense che per anni ha studiato le politiche economiche mondiali.

Barnard esordisce con una citazione cinematografica. Prendendo in prestito le parole del colonnello Kurtz, protagonista del film Apocalipse Now, si augura di avere al suo fianco cittadini, imprenditori e sindaci coraggiosi come Ugo Gravina, primo cittadino del paese ospitante. Concluso il suo elogio, il giornalista sembra inarrestabile. Snocciola dati presi dalla Ragioneria dello Stato per riscrivere la storia italiana. Le sue argomentazioni, focalizzate su una materia delicata e di difficile comprensione, l’economia, rischiano di scuotere decenni di studi. L’Italia, secondo le sue parole, non è mai stata una nazione di spendaccioni e di fannulloni. Anzi, negli anni ottanta era il primo paese risparmiatore al mondo e il cosiddetto debito pubblico provocato dai governi democristiani e socialisti era una bazzecola se paragonato all’attuale situazione economica.

Il giornalista non smette neanche di ricordare che con la lira vivevamo meglio e che l’euro è stata una trappola ordita dalla Germania e da qualche altro paese invidioso. Tra le righe è possibile leggere la sua voglia di  fare una rivoluzione economica, tornare alla vecchia e sovrana moneta, rileggere e riscrivere il vocabolario economico. Analizzando i termini deficit, inflazione, debito, tasso di interesse, disoccupazione, suggerisce che il nostro paese è stato governato da tecnocrati criminali (Monti,Amato, Prodi) che hanno impoverito i cittadini e da una stampa servile che non ha raccontato la verità. Seguirlo è molto complicato. I tecnicismi, nonostante lo sforzo semplificativo dell’oratore, restano. Warren Mosler non è più chiaro di lui. Certamente ha più verve ed ironia nello spiegare che fine fanno i soldi dei cittadini e nel ridicolizzare gli economisti di Chicago che sbagliano le loro previsioni o fingono di ignorare quanto sia dannoso l’operato della Bce.

La lezione di economia dura più di un’ora, in bilico tra l’incredibile e l’ottimismo. Da sottolineare , da rivedere e da studiare fino alla nausea l’assioma secondo cui un alto deficit dello Stato, se tenuto sotto controllo, non comporterebbe una diminuzione della spesa pubblica e del risparmio. I due protagonisti della giornata, non certamente due ciarlatani, hanno ancora dimostrato di essere ottimi teorici. Hanno anche proposto, consapevoli che probabilmente solo un 2% di persone risponderebbe affermativamente, una sorta di lista di candidati/seguaci capaci di alzare il deficit,aumentare il risparmio, abbassare le tasse e favorire l’occupazione.

Quando arriva il momento delle domande il pubblico diminuisce. Chi resta ha poco di concreto da chiedere, preferendo ripetere e appoggiare i concetti precedentemente ascoltati. C’è anche chi prende il microfono e ricorda Mariarca Terracciano, l’infermiera napoletana  (molto stimata da Barnard che la definì il suo sindacato) che per il mancato pagamento dello stipendio nell’ Asl di Napoli si fece togliere centocinquanta millilitri di sangue al giorno per quattro giorni fino a consumarsi in un gesto di raro coraggio.

Dopo aver ragionato a mente fredda, sorge spontaneo farsi tante altre domande. Qualche governo ha mai attuato le loro proposte ? Il loro movimento ha mai tentato un dialogo con le forze politiche e chiesto di poter parlare al Parlamento Europeo ? Da questo stato di cose, definito da loro “golpe finanziario”, se ne esce realmente tornando ad una moneta che avrebbe bassissimo potere d’acquisto ? Sottovalutare gli anni di Tangentopoli e le ruberie dei politici di oggi non è ingiusto nei confronti di tutte quelle persone che faticano a mantenere la propria famiglia e si sacrificano quotidianamente nel silenzio generale ?

La gente è stanca di proclami, propaganda ingannevole, sermoni e discorsi altisonanti. Ha bisogno di concretezza, perché non vuole più piangere chi, sfinito dalla miseria e dalla vergogna di vedere calpestato un suo fondamentale diritto, decide di suicidarsi.

 

 

 

 

 

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