CATANZARO – Il decreto legge n.91/2014, convertito con modificazioni dalla legge n.116 del 2014, all’art.15, prevede la modifica della disciplina di carattere generale relativa alla valutazione di impatto ambientale (VIA), al fine di superare le censure della Commissione europea nella procedura di infrazione che ha rilevato la non rispondenza della normativa italiana alla Direttiva 2011/92/UE.
In particolare la norma citata estende a tutte le tipologie impiantistiche elencate nell’allegato IV della parte II del D.Lgs.152/2006 , la verifica di assoggettabilità a VIA, stabilendo che, nelle more dell’entrata in vigore del decreto ministeriale con il quale saranno definiti i criteri e le soglie da applicare per l’assoggettamento dei progetti, lo screening venga effettuato “caso per caso”.
Ciò comporta l’applicazione della procedura di verifica a tutti i progetti, compresi quelli relativi a piccole attività produttive o di servizio, con situazione di evidente irrilevanza sotto il profilo dell’impatto ambientale. In tutti questi casi i proponenti dovranno, quindi, presentare documentazione tecnica aggiuntiva ed onerosa, e si determinerà una notevole dilatazione dei tempi del procedimento amministrativo.
Questa problematica investe tutto il territorio nazionale, ma la situazione è particolarmente allarmante nella Regione Calabria, in cui si sono accumulati negli anni ritardi enormi nell’espletamento dei procedimenti da parte del competente Nucleo VIA regionale, per cui un ulteriore carico di lavoro provocherebbe il collasso del sistema autorizzatorio, e il blocco delle attività produttive , anche delle piccole imprese , già fortemente provate dalla situazione economica sfavorevole
Il Presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, nella veste di Presidente UPI, raccogliendo le sollecitazioni sia degli operatori privati che delle strutture provinciali preposte alle istruttorie dei procedimenti di autorizzazione degli impianti, ha ritenuto necessario investire del problema il Presidente della Regione Calabria, affinché, in coerenza con l’Accordo raggiunto il 18 dicembre 2014 in sede di Conferenza Stato-Regioni ( nota esplicativa sul regime transitorio in materia di verifica di assoggettabilità a VIA introdotto dall’art.15 del D.L. 91/2014), venga definita dalla Regione una procedura di esame per tutti i progetti sotto soglia che consenta di snellire, per quanto possibile, l’iter dei procedimenti, garantendo un’applicazione efficace e uniforme sull’intero territorio regionale.