Passa in Commissione Affari Costituzionali l’emendamento che abbassa la soglia minima per l’iscrizione al Registro imprese

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988719_10200712960883235_1256466637_nÈ stata un’azione illuminata, congiunta e determinata quella del Presidente della Camera di Commercio di Cosenza, Klaus Algieri, e dell’onorevole Ernesto Carbone, relatore della riforma PA alla Camera dei Deputati, che ha salvato l’autonomia e la singolarità dell’Ente camerale bruzio.

È passato, infatti, in Commissione Affari Costituzionali l’emendamento presentato dal deputato del Pd con cui si abbassa la soglia minima per l’iscrizione al Registro da 80mila a 75mila imprese.

L’on. Carbone, sollecitato da Algieri e dalle iniziative messe in campo dalla Presidenza in questi ultimi 100 giorni, ha utilizzato lo strumento dell’emendamento che consente all’Esecutivo guidato da Matteo Renzi, attraverso i decreti attuativi della delega Madia che consente di utilizzare una maggiore flessibilità nella disciplina sull’organizzazione dei dicasteri e della macchina amministrativa.

“È stato un successo di tutti coloro che hanno creduto con me nel valore e nelle capacità amministrative e organizzative di questa Camera. È stato un grande successo dell’on. Carbone, sempre in contatto con il sottoscritto e sempre vicino alle giuste esigenze di questa provincia. Oggi – dichiara soddisfatto in una nota il presidente Algieri – possiamo dire a quanti non credevano nell’azione trasparente e innovativa di questa governance che l’impulso e la nuova motivazione offerta da questa ulteriore grande vittoria metteranno nuove ali all’azione programmatica e promozionale della nostra Camera. L’azione e la vicinanza dell’on. Carbone, e attraverso lui del Governo nazionale, dimostrano il valore espresso da questa Camera, dal suo assetto politico e dai tanti validi dipendenti che ne hanno consentito il successo”.

Adesso il testo è atteso in Aula a Montecitorio il 13 luglio e il via libera della Camera dovrebbe arrivare prima della fine del mese di luglio. Il provvedimento dovrà poi tornare al Senato per l’approvazione finale.

Lo scenario atteso, quindi, sarà quello di avere nuovamente tre Camere di Commercio in Calabria: Cosenza, poi un’unica con Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia e, come Camera metropolitana, Reggio Calabria.

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