Primavere arabe, presentazione del libro di Enrico Campofreda_INTERVISTA AUDIO

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A Roma viene presentato ‘Diario di una primavera incompiuta’, l’ultimo libro di Enrico Campofreda. Ottoetrenta propone un intervista fatta al giornalista lo scorso agosto in occasione de ‘I popoli che resistono’, la due giorni sulle resistenze contemporanee tenutasi a Pentone, in provincia di Catanzaro, ed organizzata dal Centro di Documentazione sulla Palestina (ubicato nello stesso paese).

 

«Campofreda, che nel chiamare “diario” il suo lavoro finisce per farsi un torto, ha invece lavorato molto proprio su questo tema. Si è cioè sforzato, oltre la pura cronaca appunto diaristica, di fornire al lettore una chiave di lettura. Chiave di lettura che passa inevitabilmente da capitali vicine a lontane dal Cairo: Washington naturalmente, Israele per forza di cose, i Paesi europei e naturalmente gli attori abilmente dissimulati che vivono nel Golfo e i cui formidabili mezzi, a cominciare da Al-Jazeera, hanno pilotato, se non la primavera, l’interpretazione che ne è stata data. È accaduto poi in Libia, accade in queste ore in Siria. Se sfugge questo nesso, se le “primavere” incompiute vengono lette come un puro fatto nazionale, il senso più vasto di quanto accaduto e accadrà – e che sarà oggetto delle riflessioni degli storici – rischierebbe di sfuggirci, relegato nell’apparato degli effetti collaterali quando, in molti casi, la presenza esterna è stata motore, vuoi del cambiamento, vuoi della reazione. Una preoccupazione – il disvelamento del quadro internazionale – che mi sembra una delle chiavi di lettura – e dei pregi fondamentali – del lavoro di Campofreda.»
Dalla prefazione di Emanuele Giordana

 

Intervista_1

Intervista_2

 

a cura di Rita Paonessa

r.paonessa@ottoetrenta.it

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