Prorogati i contratti dei lavoratori dell’Eurocoop in servizio all’Asp di Vibo

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L’assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno comunica  – tramite un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta – la proroga, fino alla fine dell’anno, dei contratti di 300 lavoratori della cooperativa Eurocop in servizio nell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.

“La proroga – ha dichiarato l’assessore Salerno – consente di continuare a fornire servizi di rilievo dal punto di vista sociale e sanitario e allo stesso tempo assume una specifica rilevanza dal punto di vista sociale perché permette ai lavoratori ed alle loro famiglie di guardare al futuro con più serenità. Perciò, nella consapevolezza dell’importanza del ruolo svolto dai circa 300 lavoratori dell’Eurocoop all’interno dell’Asp vibonese, ho affrontato insieme al Commissario straordinario Maria Pompea Bernardi, che ringrazio per la sensibilità dimostrata, questo tema delicato approfondendo i diversi aspetti della vicenda e riconoscendo la necessità di agire con prontezza e determinazione per far proseguire tali attività. Quando si adotta il metodo della concertazione – ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale -, confrontandosi con le parti sociali e con le categorie interessate, si riesce ad andare al cuore dei problemi e a valutare tutti i possibili effetti. In particolare, va apprezzato il contributo costruttivo offerto dai sindacati, che sono stati vicini ai lavoratori. È chiaro che adesso bisognerà individuare un percorso di più ampio respiro in modo da poter fornire delle prospettive rassicuranti. In un momento di crisi globale quale quello attuale – ha evidenziato infine l’assessore Salerno – è essenziale garantire i posti di lavoro esistenti soprattutto nelle aree a maggior ritardo di sviluppo. Ribadisco che la Giunta regionale guidata dal Presidente Giuseppe Scopelliti ha posto come priorità la salvaguardia dei lavoratori e, coerentemente con questo obiettivo, si spende quotidianamente per recuperare le risorse indispensabili per sostenere i precari”.

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