Di seguito le dichiarazione di Laura Ferrara,Portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo , sul problema dei rifiuti:
“Pare che la nuova Amministrazione regionale non riesca a “cambiare verso” rispetto alla precedente in materia di rifiuti. La Calabria continua a far i conti con una gestione emergenziale del settore. Il 23 dicembre Oliverio ha emanato un’ordinanza contingibile ed urgente, in linea con quelle firmate da Scopelliti e dalla Stasi, che prevede una deroga alla normativa ambientale: questa regione, nella gestione dei rifiuti, dovrà continuare a ricorrere a misure straordinarie fino al 13 Maggio 2015. Da attuare con urgenza è l’aggiornamento del Piano di gestione dei Rifiuti, quello calabrese è datato 2007, e come previsto dalla legge deve essere aggiornato ogni sei anni. Le linee guida per rimodulare il Piano, redatte con la precedente Amministrazione, prevedono una nuova organizzazione impiantistica regionale (i cui costi sono stimati in più di 100 milioni di euro) e il 32,6% di raccolta differenziata (nonostante la legislazione nazionale avesse previsto il 65% entro il 2012): non viene indicata nessuna data per il raggiungimento di tali obiettivi e ad oggi la RD rimane ferma al 14% circa. Entro il 2015 la raccolta differenziata dovrà essere istituita almeno per plastica, vetro,metalli e carta, ma ancora quasi tutto finisce in discarica. La previsione di nuovi impianti e le autorizzazioni concesse per il trattamento dei rifiuti hanno spesso sollevato proteste in quelle comunità che subiscono decisioni dall’alto senza un’adeguata informazione e consultazione. La consultazione del pubblico sarà infatti un passaggio fondamentale per l’approvazione del nuovo Piano e un banco di prova per la nuova Amministrazione. Se la Regione non provvederà in tempi rapidi ad una pianificazione della gestione dei rifiuti in linea con le indicazioni della normativa europea (in particolare con i requisiti stabiliti dall’art. 28 della direttiva n.98 del 2008) rischia di non poter beneficiare dei prossimi finanziamenti 2014-2020 per sostenere laraccolta differenziata e il riciclo dei rifiuti. La mancata previsione nel POR 2007-2013 dell’impegno di risorse, a cui si poteva attingere, per realizzare interventi basilari, è un’ulteriore beffa per i calabresi. Con le casse ormai vuote, dopo aver sprecato fiumi di denaro, la Regione si ritrova a inviare ingiunzioni ai Comuni morosi per il mancato saldo di un servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani che si é dimostrato, in più occasioni, inefficiente.Sono circa il 10% dei Comuni calabresi a versare in questa situazione. Inoltre è stata rimodulata la tariffa di smaltimento, che dovrebbe premiare le realtà virtuose che raggiungono alte percentuali di RD e penalizzare le altre: cioè la maggior parte dei Comuni calabresi. L’emergenza, in Calabria, come nel resto d’Italia, è sempre stata un parola magica che ha fatto sprecare risorse pubbliche e reso difficile individuare precise responsabilità.
Come Movimento 5 Stelle abbiamo da anni cercato di far capire l’importanza della raccolta differenziata spinta porta a porta e di altre buone pratiche per far diminuire il conferimento in discarica. Non è più tollerabile e sostenibile il sistema calabrese di gestione dei rifiuti. Non si può vivere nella politica dell’emergenza, bisogna scongiurare che si ripetano gli stessi errori commessi in passato. Una parte dei cittadini ha legittimato con il proprio voto questa Giunta affidandole la tutela del proprio territorio e della propria salute. Aspettiamo il “cambiamento di verso”.