“Contro la politica dell’abbandono, contro chi crede che non esiste crescita, contro chi mura posti che se resi attivi potrebbero essere utili a tutti, contro chi vandalizza questo paese“. Questo lo slogan di ArteFatti, movimento di ribellione no-profit, completamente apolitico e apartitico contro la politica dell’abbandono che nel giorno più burlone dell’anno ha dato un pesante schiaffo morale all’amoralità delle istituzioni sangiovannesi con un originale e provocatorio “pesce d’aprile” realizzato per sensibilizzare le menti e gridare che il cambiamento deve essere ed è possibile. “C’è rimasta sulu a resca”, questo il sarcastico slogan che predomina sui cartelloni affissi davanti alla struttura adibita a museo della biodiversità che invece giace chiusa dal 2010 diventando preda di vandali. Un pesce di aprile polemico contro chi non crede o non vuole credere che esista una possibilità di crescita. La struttura del museo della biodiversità è stata costruita nei pressi della vecchia stazione ferroviaria di San Giovanni in Fiore, recuperata dal Comune silano e dall’entomologo di fama internazionale Claudio Belcastro, con lo scopo di ospitare una grande collezione di insetti e farfalle che Belcastro stesso avrebbe interamente donato. Una collezione di inestimabile valore scientifico e economico che avrebbe potuto rappresentare un notevole trampolino di lancio verso l’avvio di un turismo didattico e scientifico nella città di Gioacchino. Anche se neonata, l’associazione ha dato grande prova di carattere, accattivandosi l’attenzione di numerosi membri e sostenitori, dichiarandosi aperta ad ogni forma di arte ed espressione che possa e voglia contribuire alla sensibilizzazione verso il cambiamento. Uno “Yes we can!” tutto calabrese che certamente farà da stura orecchie a chi fin’ora si è avvalso della facoltà di finto cieco.
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