Cosenza – Riparte, per il terzo anno consecutivo, l’attività di “ScopriCosenza”, il servizio di accoglienza turistica offerto dall’Amministrazione comunale per far apprezzare, attraverso i percorsi a bordo del bus scoperto, le eccellenze artistico-culturali che la città è in grado di offrire, con la sua storia e le sue tradizioni.
Per il battesimo ufficiale della nuova stagione estiva, l’Assessorato al turismo del Comune di Cosenza, in collaborazione con il Parco “Tommaso Campanella”, ha organizzato un educational tour che, questa mattina, ha visto la presenza congiunta degli operatori dell’informazione e dei tour operator del territorio.
Assente l’Assessore Luciano Vigna, perché fuori città, sul bus di “ScopriCosenza” è salita, insieme ai giornalisti e ai tour operator, l’Assessore alla comunicazione Rosaria Succurro. A fare da traghettatore, il cantastorie William Gatto, responsabile del Parco “Tommaso Campanella” che ha guidato gli ospiti nell’itinerario teatrale “La città di Telesio”, vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta di miti e leggende e dei segreti custoditi nel prezioso scrigno della Cosenza storica.
Il viaggio è partito da Piazza dei Bruzi e, dopo aver attraversato Corso Telesio, ha conosciuto una prima sosta in Piazza Duomo. William Gatto ha raccontato la storia della città con profusione di aneddoti, miti e leggende: da Enotrio e Paucezio, figli del Re Italo, da cui, pare, tutto ebbe inizio, ad Alarico, re dei Visigoti, che la leggenda vuole sia stato seppellito nel letto del fiume Busento nel 410 dopo Cristo. Nella narrazione di Gatto entrano la descrizione della Cattedrale, il racconto della sua consacrazione nel 1222 ad opera di Federico II, la donazione della stauroteca alla città, le nozze di Luigi III d’Angiò con Margherita di Savoia, la peste a Cosenza dalla quale la città viene salvata dalla Madonna del Pilerio. Poi, il tempo di riprendere fiato per una breve visita al Temporary Store “Le Botteghe di Alarico” su Corso Telesio, la vecchia via degli orefici e ascoltare la responsabile elencare alcuni dei prodotti tipici del nostro territorio e descrivere alcuni gioielli realizzati al tombolo o i pizzi lavorati all’uncinetto. E il cantastorie riprende i fili del suo racconto, prima per ricordare, accanto all’omonima piazza, Aulo Giano Parrasio, cui venne intitolata l’Accademia Cosentina, per dirigersi poi verso la casa dove visse nell’ultimo periodo della sua esistenza, dopo il ritorno da Padova, il filosofo Bernardino Telesio, che di lì a poco sarebbe stato eletto Sindaco del sedìle dei nobili di Cosenza ed al quale anche Tommaso Campanella avrebbe reso omaggio.
La sosta nei luoghi abitati da Telesio è il preludio al coup de theatre riservato dal cantastorie agli ospiti. Dirigendosi a piedi proprio davanti alla statua di Telesio, in Piazza XV Marzo, per presentarlo ai visitatori ed indicare l’origine della sua pietra filosofale. Poi si risale sul bus per ammirare Cosenza da un’altra prospettiva, quella offerta da Portapiana e da Corso Vittorio Emanuele. L’ultima sosta è alla confluenza dei fiumi , all’ideale ricerca del tesoro di Alarico. Ed è qui che il cantastorie non può che declamare i versi di August Von Platen, tratti dalla ballata “La tomba nel Busento”. L’educational tour si chiude. Le emozioni suscitate lasciano ben sperare per il nuovo viatico dello “ScopriCosenza”. La città di Telesio attende i suoi turisti da ogni dove.