LAINO BROGO (CS) – Non si placa la rabbia dell’ UGL – CFS in merito alla al progetto di legge che prevede la soppressione del Corpo e l’accorpamento all’arma dei Carabinieri e la relativa militarizzazione. Dopo la raccolta di oltre 150 mila firme per la cmpagna #SalviamolaForestale, ecco le dichiarazioni di oggi di Natale Cipparrone, segretario regionale UGL:
“E’ proprio vero. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E, dati alla mano, è altrettanto vero che non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere. O, intenzionalmente, si rifiuta.
Oltre 150 mila le firme on line, sottoscritte a tempo di record, su #SalviamolaForestale, Campagna sostenuta dall’Unione Generale dei Lavoratori sul sito UGL CFS, dalle varie associazioni presenti sul territorio, da gruppi, movimenti, altre sigle sindacali, personalità pubbliche ed Enti vari.
Con l’approvazione quasi unanime di ben oltre il 99%, gli Uomini e le Donne, appartenenti al Corpo Forestale dello Stato hanno altresì manifestato il loro “no”, la loro forte e chiara disapprovazione all’accorpamento con l’Arma dei Carabinieri e alle infelici conseguenze che da questo deriveranno.
Diverse e variatamente dislocate le iniziative pubbliche, sostenute dall’UGL CFS , promosse a sensibilizzare ulteriormente, qualora ve ne fosse ancora bisogno, l’opinione pubblica sul rischio di non avere più la preziosa presenza, necessaria e tassativa, sul nostro territorio del Corpo forestale dello Stato, che più e meglio di tutti, da sempre, difende il nostro pregiato patrimonio ambientale e la nostra unica quanto rara biodiversità.
Finanche personalità autorevoli, istituzionali, politiche, studiosi dell’ambiente ed esperti del settore hanno, in policrome occasioni, con voce unisona a quanto ripetutamente affermato dalll’Ugl CFS, palesemente espresso perplessità, dubbi e incertezze al progetto di legge che prevede la soppressione del Corpo e l’accorpamento all’arma dei Carabinieri. Ma il sordo non sente…e il cieco non vede…
Eppure questo disegno di legge fa di più: la soppressione del CFS e la militarizzazione di ciò che ne deriva annulla, senza alcun riguardo da parte di questo Esecutivo, le personalità, e la loro impronta forestale, di tutti quegli Uomini e quelle Donne che, scegliendo di diventare appartenenti al CFS, nelle rispettive cariche e dignità, per duecento anni hanno difeso e protetto, con il proprio lavoro, il patrimonio boschivo e di biodiversità del nostro Paese.
Questo Esecutivo non tiene conto delle migliaia di voci della società civile che hanno manifestato, e imperterriti continuano a farlo, nelle più diversificate forme, dicendo la loro su una scelta tanto scellerata quanto ingiustificata da parte di un Governo, incapace di dare una qualsiasi spiegazione sulla vicenda tranne quella (falsa) del risparmio e dell’adeguamento (irrisorio) alle direttive della Comunità Europea; Lo spezzettamento e l’annullamento dell’unica forza di polizia specializzata per la protezione del nostro ambiente non potrà mai giustificare né un risparmio né un guadagno. In nessun termine o maniera li si voglia idealizzare.
Resta solo un dato certo. La mancanza di Democrazia e di un governo al servizio del popolo sovrano, con la conseguente e innegabile evidenza di un popolo sottomesso alle decisioni di un Esecutivo, non eletto, e ancorché prepotente nelle sue scelte.