Roma – ”Chiediamo che tagli lineari stupidi siano sostituiti da tagli intelligenti sugli sprechi; cosi’ come chiediamo che un patto di stabilita’ interno anch’esso da molti definito stupido, perche’ non riesce a distinguere chi spende troppo e male da chi spende il giusto e offre servizi irrinunciabili, sia sostituito da un patto intelligente, selettivo. Da un governo di tecnici e Professori questo ci saremmo attesi, e non i provvedimenti che invece abbiamo di fronte e che mettono in ginocchio anche quel poco o tanto di economia sana che viveva nei territori”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Anci, Graziano Delrio.
”Ci piacerebbe – ha aggiunto Delrio – che Governo e Parlamento, oltre ai problemi che giustamente l’Europa ci chiede di affrontare, avesse ben presenti anche i problemi altrettanto giusti e motivati che i nostri Comuni, ovvero le citta’ dove i nostri concittadini vivono, segnalano da tempo.
Anche perche’ dare attenzione ai problemi dei Comuni significa dare attenzione al tessuto connettivo del Paese. E avendo presente, oltretutto, che noi non chiediamo aumenti di spesa”.
”Siamo molto sorpresi – ha riaffermato stamane il presidente Delrio – che la Camera abbia deciso di proseguire su un percorso di totale adesione al testo uscito al Senato, per noi fortemente insoddisfacente in quanto in esso si prevedono tagli lineari ai Comuni”.
”Tagli – ha ribadito il presidente Anci – che impediranno ai Comuni di erogare servizi. Per questo il provvedimento doveva essere radicalmente cambiato”.
”Nonostante i nostri sforzi e la nostra protesta – ha sottolineato – il Parlamento ha deciso invece di aderire alla proposta del governo. Il nostro auspicio, a questo punto, e’ che da qui alla legge di stabilita’ ci sia spazio per rivedere questi tagli che incideranno sui servizi perche’ i Comuni hanno ormai esaurito i loro margini e molti Comuni sono in deficit di liquidita’, causato anche dal fatto che alcune amministrazioni hanno ricevuto meno di quanto prevedevano dal gettito Imu”’.
Parlando poi del patto di stabilita’ Delrio ha affermato che ”stante questa situazione esso non sara’ piu’ onorabile.
Lo abbiamo sempre onorato con grande attenzione e rispettato – ha ricordato – ma un patto che si regge su un complicatissimo equlibrio fra entrate e uscite e’ evidentemente in crisi nel momento in cui le entrate non ci sono piu’. In questa situazione non si capisce veramente come si potra’ fare, a meno di chiudere diversi servizi in tutte le citta’ italiane. Cosa che, con grande sofferenza, a settembre valuteremo”. (ASCA)