ROSSANO: I dipendenti del Comune di Rossano, ex LSU-LPU contrattualizzati a tempo determinato dal 1 gennaio 2015, manifestano la loro forte preoccupazione per l’andamento della discussione che vede impegnato il Parlamento in sede di conversione del Decreto Legge n. 78/2015. In particolare, suscita perplessità e sdegno la decisione del Governo il quale, a dispetto dell’esistenza dei prescritti positivi dei Ministeri competenti, ha di soppiatto stralciato la norma contenuta nell’art. 8 del predetto Decreto Legge in forza del quale i finanziamenti regionali poteva essere destinato al pagamento delle spettanze dei lavoratori contrattualizzati della Regione Calabria (per un ammontare di circa 38 milioni di euro) fino al 31 dicembre 2015. Si tratta di una scelta inopinata, soprattutto alla luce del fatto che le risorse sono già a disposizione dei Comuni (per una somma pari al 60% del totale) e non possono ora essere utilizzate per compensare il lavoro svolto duramente e costantemente da un elevato numero di dipendenti che operano nell’esclusivo interesse della collettività. Dopo decenni di precariato, al quale è seguita l’avvio dell’agognato percorso di stabilizzazione, questo stato di cose, oltre a preoccupare notevolmente i lavoratori calabresi coinvolti (circa 5.000) con le loro famiglie, costituisce un sopruso ingiustificato che rischia concretamente di minare l’equilibrio sociale faticosamente raggiunto, con conseguenze facilmente immaginabili in termini di proteste e di lotta che, se del caso, ci vedranno protagonisti in ogni sede che si riterrà opportuna. I dipendenti comunali ex LSU-LPU attendono gli sviluppi degli incontri istituzionali che si stanno susseguendo in questi giorni e, soprattutto, gli esiti della discussione al Senato di un nuovo emendamento proposto al fine di ristabilire la situazione pre esistente, pronti ad attivarsi immediatamente anche in vista della predisposizione della Legge di Stabilità per il 2016 all’interno della quale devono trovare posto le risorse necessario che garantiscono il prosieguo della stabilizzazione per i prossimi anni.