CATANZARO – “Nel codice esiste un reato grave che si presta ad una difficile dimostrazione, l’istigazione al suicidio. Certamente c’è stato un accanimento giudiziario nei confronti di Giusti”. Queste le pesanti parole pronunciate dall’ avv. Geppo Femia, legale di Giancarlo Giusti, l’ex Gip del Tribunale di Palmi suicidatosi ieri, a pochi giorni dalla conferma in Cassazione della condanna per rapporti con presunti esponenti della ‘ndrangheta. “Si è ucciso per dimostrare la sua innocenza, non per vergogna”, aggiunge.
Home 8@30 in piazza Suicidio Giusti, il legale: “Gesto per dimostrare sua innocenza, non per vergogna”