Bovalino è stato sempre considerato uno dei paesi della fascia Jonica reggina a maggior “vocazione turistica” e termometro affidabile dell’andamento stagionale non solo del turismo ma anche del commercio e dell’attività socio-culturale dell’intero comprensorio locrideo. Sin dagli anni ’70 le sue strutture balneari, le sue piazze ed i suoi luoghi di maggiore attrazione turistica sono stati frequentatissimi dal “salotto buono” della società civile calabrese e talvolta, anche di quello di livello nazionale. Per raggiungere questi brillanti risultati, ovviamente, bisogna dire soprattutto grazie a “madre natura” che lo ha incastonato tra la bellezza cristallina del mar jonio (quest’anno ha avuto il riconoscimento della bandiera verde per la qualità delle spiagge) e la dolcezza soave delle colline aspromontane. Con queste premesse ed in questo particolare momento di profonda crisi economica della quale ancora non si intravede la via d’uscita, è importante riuscire a sfruttare al massimo ogni possibilità che si presenta per ristabilire un equilibrio sociale e finanziario che è alla base della crescita e lo sviluppo di ogni paese civile. Per raggiungere tale obiettivo è quindi importante saper sfruttare ogni singolo metro quadrato di strada, di verde o di spiaggia per invogliare il turista a soffermarsi anziché farlo fuggire via perchè ammorbato dalla presenza ingombrante delle bottiglie di plastica e di vetro o dall’odore sgradevole dei rifiuti; che razza di turismo si può pensare di realizzare se non si comincia dal rispetto di queste basilari norme di buon comportamento ?. Certo Bovalino ha sofferto e soffre ancora della grave condizione di Comune sciolto per “accertate infiltrazioni nell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata”; i Commissari Straordinari che si sono insediati da poco meno di tre mesi stanno cercando in qualche maniera di porre rimedio alla catastrofica situazione in cui hanno trovato l’Ente, ma ora dopo la prima fase interlocutoria in cui ci si è voluti rendere conto toccando con mano i reali problemi che dovranno essere affrontati, è giunto il momento di passare alla “fase operativa” cercando di venire incontro alle esigenze rappresentate da più parti. In proposito ed ancor più perché siamo nel pieno della stagione estiva, appare non più procrastinabile la pulizia del lungomare che nonostante un primo intervento di maquillage effettuato sulle palme e dentro le aiuole nello scorso mese di aprile/maggio, si presenta ancora oggi in condizioni disastrose (cumuli di sabbia sul camminatoio lato Reggio, erbacce alte anche un metro a ridosso dei marciapiedi, cumuli di materiali ingombranti in prossimità dei cassonetti). Anche la via XXIV Maggio, strada di maggiore frequentazione in quanto sede delle principali attività commerciali ed economiche (ricordiamo che in questa via ha sede la Scuola media, l’Ufficio postale e una banca) si presenta in maniera del tutto insoddisfacente in quanto la fitta vegetazione proliferata nel frattempo, frutto dell’incuria dell’uomo, ha raggiunto un limite di guardia che va ben oltre ogni umana sopportazione. Da quanto è dato sapere, a brevissimo termine saranno effettuati anche degli interventi “mirati” sul manto stradale per alleviare le pene degli utenti, in attesa che un ben più consistente e risolutore intervento consenta di eliminare del tutto l’annoso problema che nessuno ha mai voluto (o saputo) affrontare. Gli interventi “tampone” realizzati in questo ultimo periodo per merito delle Associazioni di volontariato e della comunità Indiana cui va dato ampio merito, da soli non possono bastare; è opportuno provvedere in tempi rapidi a riqualificare il paese in ogni sua componente per cercare di salvare quantomeno la stagione estiva e rendere fruibile un paese che da sempre è stato un vanto per l’intera fascia Jonica reggina.