ISOLA CAPO RIZZUTO (Kr) – Dopo gli infortuni e problemi vari, torna a correre Momo Alassani, esterno d’attacco classe ’88, cresciuto in Togo tra umili abitudini, un ragazzo con la testa sulle spalle come pochi. Inizia a giocare a calcio nei campetti di provincia della sua città, finché non lo nota la società Togo Port, che milita nel massimo campionato togoloese. A 16 anni disputa così la sua prima stagione da professionista, 30 presenze e 25 gol in campionato, numeri straordinari che non sfuggono ai francesi del Le Mans, i transalpini riescono ad ingaggiarlo ed inserirlo nel primo anno nella formazione primavera, purtroppo però per motivi burocratici non potrà fare l’esordio nella Ligue 1, massima serie francese. Dopo due anni in Francia, ben giocati con la formazione primavera, torna per un breve periodo in Togo giocando per sei mesi con la prima società di appartenenza, 14 presenze 11 gol, torna poi in Europa, stavolta in Ungheria, ad aggiudicarsi le sue prestazione è il Diosgyroi, squadra della massima serie, 10 presenze e 2 gol per Alassani. L’anno successivo approda in Italia, al Matera, nel primo anno in Serie D colleziona 18 presenze condite da 4 gol, l’anno dopo è ancora Matera, stavolta in C2, 19 presenze 1 gol. Nel frattempo arrivano le prime convocazioni in nazionale maggiore, dopo le esperienze nelle giovanile, gioca 2 partite per le qualificazioni ai mondiali al fianco del grande Adebayor. In seguito scende nuovamente in D e indossa la maglia del Cosenza, purtroppo però un brutto infortunio lo tiene fuori causa per buona parte del campionato, così a stagione in corso decide di approdare alla Paolana, in Eccellenza, dove nel frattempo conosce e sposa Maria, ragazza calabrese. A Paola è un tripudio per Momo, 16 presenze e 11 gol, l’anno dopo resta in Eccellenza e va all’Isola Capo Rizzuto, 19 presenze, 11 gol e soprattutto grande protagonista della vittoria della Coppa Italia Dilettanti regionale. Purtroppo i postumi dell’infortunio a Cosenza si fanno sentire e arriva un nuovo infortunio, a Marzo è costretto a lasciare il gruppo. Durante la sessione estiva si allena col Gallico Catona, prova a stringere i tempi ma non ce la fa, decide così di stare un anno fermo e recuperare pienamente l’infortunio, ora Momo è tornato con la stessa voglia di prima, come ammette lui stesso: “Sono stato fermo un anno, mi sono curato a Villa Stuart e ora mi sento di nuovo in forma, sono pienamente recuperato e ho voglia di tornare ad allenarmi con un gruppo, è troppo che mi alleno da solo. Mi manca troppo il clima spogliatoio”. Hai già avuto contatti per la prossima stagione? “Onestamente ancora pochi, qualcuno ha sondato il terreno ma anche io voglio aspettare, ho perso un anno e non ho voglia di perdere altro tempo, cerco una piazza seria con voglia di fare bene”. Il sogno sarebbe tornare tra i professionisti? “Sicuramente si, anche per questo ho preferito restare un anno fermo e curarmi per bene, altrimenti mi sarei portato dietro questo problema a vita. Ovviamente non posso pretendere di tornare subito tra i professionisti, al momento non m’interessa la categoria, voglio solo una piazza serie per mostrare il mio valore”. Paolana, Isola, Castrovillari, pare che ci siano questi contatti, confermi? “Smentisco, posso solo dire che Castrovillari è una piazza straordinaria, Paola e Isola ci sono già passato e ho vissuto due splendide stagioni, a Isola soprattutto mi resta l’emozione della Coppa Italia, è l’ultima squadra dove ho giocato, sono stato bene e non mi dispiacerebbe tornare”.