Guccione:”Porterò a termine il mio mandato”

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Screenshot_2015-07-11-16-37-04-1Dopo giorni di silenzio seguiti all’annuncio dell’azzeramento della giunta regionale da parte del presidente Mario Oliverio, Carlo Guccione, ex assessore al Lavoro della Calabria, ha convocato oggi i giornalisti per fare il punto sulla situazione che si è venuta a determinare dopo l’inchiesta sui rimborsi dei gruppi consiliari regionali.

Alla conferenza stampa moltissimi sindaci e amministratori locali, anche delle altre province, centinaia di persone comuni, di amici e sostenitori, verso la fine si è fatto vedere anche il rettore dell’Università della Calabria.

“Stimo Oliverio – ha detto Guccione –, comprendo anche un certo imbarazzo nei miei confronti, ma non posso giustificarlo né il metodo né lo stile con il quale ha gestito questa fase. Fino ad oggi nessuno mi ha chiamato per chiedermi le dimissioni o per avviare una discussione sul da farsi, l’ultima volta che ho sentito Oliverio risale al 29 giugno e, da allora, ne lui ne il segretario regionale del mio partito hanno inteso contattarmi. Si pensi che, i nominativi del nuovo esecutivo, li ho appresi dai blog di informazione”.Screenshot_2015-07-11-16-35-34-1

“Nel merito dell’inchiesta Rimborsopoli – ha proseguito Guccione – il mio coinvolgimento è assolutamente marginale, come scrive peraltro il giudice nell’ordinanza. Non ho mai utilizzato risorse pubbliche per attività diverse da quelle istituzionali e previste dalla legge. Sono certo di potere chiarire, nelle sedi opportune, le contestazioni che mi vengono addebitate punto per punto: sono tutte spese certificate dal commercialista cui il gruppo consiliare del Pd si era rivolto per gestire questi fondi e sono tutte conferenti alla mia attività istituzionale.

Ciò detto, rilevo che il modo con cui è stata gestita questa vicenda può creare un precedente critico poiché legittima l’idea che basta un avviso di garanzia per estromettere dalle istituzioni chi si era guadagnato il posto a suon di preferenze e di consenso popolare”.

Chiarita la sua posizione personale, Guccione ha spiegato poi “che non si può usare Rimborsopoli come scusa per mascherare gli errori politici di questi mesi, innanzitutto quello di non essersi battuti per far uscire la Calabria dal commissariamento della sanità e di non essere riusciti a mantenere la barra dritta sul progetto di sviluppo e di rilancio economico della Calabria che ruotava intorno al potenziamento del porto di Gioia Tauro e che oggi, con l’imposizione romana di un nuovo presidente dell’Autorità portuale e il tentativo di accorparlo al porto di Messina, rischia di uscire fortemente ridimensionato e indebolito”.

In conclusione, Guccione rivendica il lavoro svolto nei cinque mesi da assessore al Lavoro, “con l’azzeramento e la rotazione di tutti i dirigenti afferenti al mio dipartimento e una forte accelerazione sul fronte delle politiche per l’occupazione e per il sociale. Sono consapevole di avere lavorato bene e non ho nessun rimpianto, continuerò a svolgere il mio compito da consigliere regionale senza cedimenti e senza tradire il mandato elettorale ma mantenendo fede al rapporto con i territori e al progetto di cambiamento che va portato a compimento nell’interesse esclusivo di questa regione e dei cittadini”.

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