Confesercenti, una nuova giunta per un nuovo futuro

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CatturaCATANZARO – Quale organizzazione di rappresentanza delle piccole e medie imprese, la Confesercenti regionale ritiene che il Presidente Mario Oliverio che, pare abbia trattenuto per sé anche la delega alle Attività produttive, debba recuperare il passo e il tempo per ridare prospettive alla Calabria. “Noi – dichiara il Presidente regionale della Confesercenti Nino Marcianò – non siamo intervenuti all’indomani dello scandalo “Rimborsopoli”. Abbiamo preferito metabolizzare atti e fatti divergenti rispetto alle esigenze dei calabresi. Oggi, nondimeno, facciamo un plauso alla Procura di Reggio Calabria perché l’opinione pubblica è informata dei “vizi” della politica e dei “malvezzi” di taluni politici, al di là dei risvolti penali e amministrativi per gli “onorevoli” e i “portaborse” coinvolti. In proposito, il recupero è già avviato – questo l’auspicio del Presidente regionale della Confesercenti Nino Marcianò. Presidente Oliverio – prosegue Marcianò – plaudiamo alla Sua decisione di intervenire affinché il Consiglio regionale rimuova ogni legge, ogni contributo per finanziare “le attività politiche”. Ogni risorsa, ogni energia deve essere spesa, o meglio investita, per lo sviluppo. E, per tale via, l’unica possibile soluzione è il sostegno allo sviluppo imprenditoriale e, nello stesso tempo, nel sostenere la “domanda interna”. La Confesercenti, al tempo, aveva dato pubblicamente merito alla decisione di rimodulare in profondità il sistema delle nomine degli assessori, abolendo i “consiglieri supplenti”. E questo poiché la Calabria ha bisogno, innanzitutto, di semplificazione e trasparenza, anche per dare conto alla pubblica opinione della reale eliminazione di sprechi e spesa improduttiva. Con riguardo alla nuova Giunta regionale – conclude il Presidente della Confesercenti regionale della Calabria – ogni valutazione, com’ è naturale, è prematura perché quest’organizzazione, la Confesercenti, si esprime rispetto agli obiettivi, ai risultati. Per la Calabria – ecco l’appello di Marcianò – il Governo regionale dovrà distinguersi nella legalità, negli atti, nella liceità nei comportamenti, nella capacità di programmazione negoziata, nella spesa produttiva dei fondi europei, nel riconoscimento e nel rispetto dei ruoli dei vari soggetti rappresentativi di interessi reali.”

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