Hanno aderito le Amministrazioni comunali di Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Pietrapaola, Savelli, Terravecchia alla “Rete dei Comuni per la qualità urbana e l’ambiente”. Un accordo di programmazione territoriale integrata tra l’Associazione nazionale piccola Italia e 11 comuni del basso Jonio cosentino e della Sila Greca
Dal bisogno oggettivo di creare i presupposti di sviluppo delle aree interne, presso la sede del Comune di Pietrapaola si è costituita, attraverso la sottoscrizione di una convenzione e a seguito degli atti deliberativi di approvazione, La Rete dei Comuni per la Qualità Urbana e l’Ambiente. I soggetti firmatari della Convenzione: l’Associazione nazionale piccola Italia di Crotone presieduta da Vincenzo Anania e le Amministrazioni Comunali di Bocchigliero, Calopezzati, Caloveto, Campana, Cropalati, Crosia, Longobucco, Mandatoriccio, Pietrapaola, Savelli, Terravecchia.
Il “Gruppo Originario della Rete” è rappresentato da Vincenzo Anania, Giuseppe Giovanni Santoro, Sindaco di Bocchigliero, Franco Cesare Mangone, Sindaco di Calopezzati, Umberto Mazza, Sindaco di Caloveto, Agostino Chiarello, Sindaco di Campana, Luigi Lettieri, Sindaco di Cropalati, Antonio Russo, Sindaco di Crosia, Luigi Stasi, Sindaco, di Longobucco, Angelo Donnici Sindaco, di Mandatoriccio, Luciano Pugliese, Sindaco di Pietrapaola, Francesco Spina, Sindaco di Savelli, Mauro Santoro, Sindaco di Terravecchia. I convenuti hanno nominato referente della Rete il Primo cittadino di Pietrapaola, Luciano Pugliese.
Tale Convenzione prevede un accordo di programmazione territoriale integrata tra l’Associazione nazionale Piccola Italia e i comuni partecipanti sotto il duplice profilo dell’analisi e valutazione del Quadro conoscitivo del territorio, dell’ambiente e delle aree urbane di tutti i comuni e della predisposizione, attraverso una metodologia unica, degli strumenti di pianificazione e programmazione. Tali strumenti saranno distinti in una parte generale uguale per tutti i comuni, relativa, in particolare alle tematiche strategiche – ambiente e qualità urbana – e una parte specifica attinente alle scelte di assetto strutturale proprie dei singoli comuni.
È, in sintesi, condivisa l’esigenza di avviare una nuova fase di sviluppo territoriale dei suddetti comuni e dell’intera realtà territoriale: una fase basata su obiettivi ambiziosi, su un coinvolgimento plurale degli attori sociali. Uno degli obiettivi principali della collaborazione tra le Amministrazioni comunali e l’Associazione nazionale piccola Italia consiste nel riuscire a proporre una serie di progetti per la partecipazione ai bandi, già pubblicati e/o di prossima pubblicazione coerenti con le iniziative già avviate e/o da avviare da parte delle Amministrazioni stesse e finalizzate al recupero e alla valorizzazione delle aree urbane e dei centri storici, alla riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico e privato esistente e alla tutela e salvaguardia ambientale. Tale forma di collaborazione rappresenta l’occasione, fra l’altro, per offrire nuove opportunità per un’ulteriore valorizzazione delle aree urbane e dei centri storici, per la riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, per la tutela e la salvaguardia del patrimonio paesaggistico -ambientale al fine di dare continuità alle iniziative già intraprese dalle Amministrazioni comunali. Inoltre, consente di definire un quadro logico della programmazione a scala urbana e territoriale attraverso una progettualità in grado di migliorare la funzionalità delle strutture fisiche presenti nel contesto dei centri storici e delle aree urbane limitrofe, ma anche coinvolgere i vettori sociali, culturali ed economici presenti sul territorio. In questo contesto, l’Associazione nazionale piccola Italia e le Amministrazioni comunali che hanno aderito alla convenzione, manifestano la volontà di condividere un processo che, nella fase successiva alla sottoscrizione della convenzione da parte del “Gruppo originario della Rete”, è aperto alla partecipazione di altri soggetti pubblici per la costruzione di un disegno programmatico per l’intero territorio, con particolare riferimento ai comuni individuati dal Governo nazionale come “Area della Sila – Pre Sila Crotonese e Cosentina”. Gli amministratori comunali riuniti in rete, auspicano che tutti i 19 comuni della suddetta Area, al più presto, possano rientrare nella convenzione stipulata dal “Gruppo originario della Rete”. L’Associazione nazionale piccola Italia e i Comuni aderenti, con la convenzione, intendono manifestare la loro volontà di pervenire alla formalizzazione di un Accordo intercomunale che individuerà vari ambiti tematici, fra cui, reti e sistemi per la mobilità (accessibilità, comunicazione, intermodalità, logistica), filiere e insediamenti produttivi (agro-alimentare, turismo, insediamenti artigianali). Interventi in favore dell’ambiente (protezione, sostenibilità, smaltimento dei rifiuti, risanamento ambientale, valorizzazione delle aree interne e del patrimonio forestale).E ancora: welfare locale (emarginazione, povertà, invecchiamento, integrazione, volontariato); cultura (identità, qualità della vita, decoro urbano, arte, architettura e archeologia). Valorizzazione turistica delle aree costiere, pedemontane e montane, sotto il profilo della tutela e del riequilibrio ambientale, della utilizzazione di un complesso ineguagliabile di risorse economiche e sociali, della difesa e valorizzazione del patrimonio culturale e paesistico. I sottoscrittori della Convenzione, con particolare riferimento alle metodologie ed agli strumenti, si impegnano a condividere il principio che solo attraverso una sinergica e forte azione di tutti i soggetti insediati, pubblici e privati, si possa invertire la tendenza al degrado territoriale/ambientale. A tal fine si impegnano a operare in un quadro di forte valorizzazione del principio di sussidiarietà attivando tutti gli strumenti partenariali utili al pieno raggiungimento di obiettivi condivisi a costruire un quadro conoscitivo sia delle criticità che dei valori ambientali, paesistici e territoriali, delle politiche e dei progetti locali su cui fondare strategie di intervento;