La riserva della Biosfera Mab Sila, riconosciuta dall’Unesco, sarà gestita da una Fondazione – Dopo gli incontri con i rappresentanti delle varie istituzioni scientifiche, nonché con i delegati delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali, delle istituzioni e delle Amministrazioni comunali, si è svolta, presso il Centro di accoglienza “Cupone” di Camigliatello Silano, la seconda assemblea dei vari partner facenti parte della programmazione MaB Sila.
I lavori sono stati presieduti dal Commissario straordinario del Parco Nazionale della Sila, Sonia Ferrari, e dal direttore, Michele Laudati, che hanno ancora una volta ricordato l’importanza che la Riserva Mab Sila può assumere rispetto balla nuova programmazione regionale 2014-2020. A riguardo sia il Commissario Ferrari, sia lo stesso direttore Laudati hanno confermato ch’è stato creato un canale di comunicazione con gli Uffici Regionali preposti, per far sì che non venga sottovalutata l’importanza che tale soggetto può avere nello sviluppo sostenibile considerato, appunto, che la riserva MaB Sila rappresenta circa 1/3 della popolazione e della superficie regionale.
L’Area MaB Sila, che comprende 66 comuni, 30 tra associazioni ed enti pubblici, 15 tra università e partner scientifici dislocati su una estensione di 350 mila ettari di territorio delle tre province di Cosenza, Catanzaro e Crotone, rientra tra le 10 aree MaB riconosciute in Italia e tra le 631 Aree MaB riconosciute in tutto il mondo e rappresenta un primato assoluto per tutta la Regione Calabria che costituisce non solo un motivo di orgoglio vista la valenza internazionale del programma, quanto un’opportunità su cui poter ripensare e costruire politiche di sviluppo sostenibili.
Alla luce di quanto sopra esposto l’assemblea dei partner ha deliberato ed approvato lo statuto della Fondazione denominata “Fondazione Riserva Area MaB Sila”, la quale, trovando sede presso gli uffici amministrativi del Parco Nazionale della Sila, avrà il compito di curare: la conservazione dei paesaggi e degli habitat; lo sviluppo nell’ottica di piena sostenibilità ambientale dei territori della Riserva “MaB Sila”; la logistica intesa come attività di supporto alla ricerca e alla formazione, affinché la Riserva “MaB Sila” divenga un modello di buone pratiche da emulare, anche oltre i suoi stessi confini geografici.
Tra le numerose attività della Fondazione previste dallo Statuto emerge un ruolo di supporto agli Enti territoriali e le pubbliche amministrazioni locali nella definizione delle politiche di sviluppo economico sociale, anche attraverso la costruzione di progetti da presentare a valere delle strumentazioni di finanza poste in essere dalla Regione, dai Ministeri, dall’Unione Europea.
Gli organi della Fondazione sono: l’assemblea composto dai rappresentanti dei partner, il Presidente con le funzioni di coordinatore e che dovrà essere il Presidente del Parco della Sila, il Comitato di gestione o consiglio di amministrazione, il comitato tecnico- scientifico, il Revisore dei conti. Si è stabilito che il Comitato di gestione dovrà essere composto da 9 rappresentanti.